Ruba cane e telefono a un collega, arrestata 45enne

La donna è accusata di rapina impropria. La sua versione: "Volevo costringerlo a restituirmi la mia cagnolina Layla"

Cane nero

Cane nero

Bergamo, 23 maggio 2017 - "Non volevo portargli via il suo cane, ma costringerlo a restituirmi il mio, la mia Layla, uno splendido esemplare di pincher". Si è difesa così, durante il processo per direttissima, la 45enne brasiliana, infermiera in una casa di riposo di Urgnano, arrestata lunedì sera dai carabinieri per rapina impropria: secondo le accuse, in compagnia di un amico, un immigrato marocchino, si era recata a Bergamo, a casa di un collega di lavoro, e, dopo averlo minacciato e spinto, gli aveva rubato il cagnolino e il telefono cellulare.

La donna, davanti al collegio giudicante, presieduto dal giudice Antonella Bertoja, ha fornito la sua versione sull'accaduto. "Qualche settimana fa - ha spiegato in lacrime -, dato che a giugno partirò per il Brasile, ho chiesto al mio compagno di lavoro se conosceva qualcuno a cui affidare per qualche giorno in prova Layla. Lui ha trovato una famiglia disponibile e io ero contenta: se l'adattamento fosse andato bene, avrei lasciato il mio cane a loro durante la mia permanenza in Brasile. Ma le cose sono andate diversamente. Dopo qualche giorno che gli avevo dato il mio pincher, ho chiesto al mio collega di vederlo per verificare di persona come andavano le cose, ma mi ha risposto che non era possibile, che l'animale era ormai in affidamento ai nuovi padroni, così come stabilisce l'associazione Enpa, della quale mi ha detto di far parte. Ho verificato e non è vero che è un componente di Enpa. Per questo mi sono insospettita, ho insistito con lui, ma non mi ha più risposto al telefono. Allora l'ho denunciato ai carabinieri. Purtroppo, però, ho continuato a non avere notizie di Laya. Allora lunedì sera, con un amico marocchino, sono andata a casa sua e ho preso in cambio il suo meticcio. Con questo gesto volevo farmi restituire la mia Layla".

L'uomo l'ha però denunciata per rapina impropria, avvertendo i carabinieri che hanno raggiunto l'abitazione della brasiliana e hanno trovato, in lavanderia, il meticcio del collega di lavoro. Il giudice ha convalidato l'arresto della 45enne e ha disposto la sua immediata liberazione. Il processo è stato rinviato al 6 giugno prossimo.