Donizetti, giù il sipario: si parte con il restauro

Una pausa lunga 600 giorni quella che il teatro di Bergamo si concederà per un restauro completo

L'interno del teatro già senza sedute

L'interno del teatro già senza sedute

Bergamo, 18 giugno 2017 - Sarà una pausa lunga 600 giorni quella che il Teatro Donizetti si concederà per un restauro completo, dal pavimento al tetto, pur senza interrompere le stagioni di prosa e di lirica che, per due anni, si terranno al Teatro Sociale, in Città Alta, e al PalaCreberg. È infatti di ieri la tanto attesa pubblicazione del bando sulla Gazzetta europea per l’appalto dei lavori di ristrutturazione e restauro del Teatro. "I tempi della Fondazione Donizetti sono stati più rapidi di quelli che avevamo previsto» ha annunciato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. Offerta economica vantaggiosa, che parte con una base d’asta di 14 milioni e 350 mila euro, per non correre il rischio di andare al massimo ribasso, concedendo nel contempo la possibilità a più imprese di presentare, entro il 3 agosto, proposte con qualità tecniche elevate e migliorie, rispetto al progetto iniziale.

"Abbiamo raggiunto un traguardo non scontato, che prevede un bando impegnativo e delicato per la tipologia degli interventi, su un edificio storico come il Donizetti» ha dichiarato Giorgio Berta, presidente della Fondazione. Successivamente saranno due le commissioni, formate ciascuna da un team di tre architetti e ingegneri, che avranno l’arduo compito di valutare i requisiti migliori e l’offerta più compatibile con la portata dei lavori. La prima, di carattere amministrativo, valuterà il percorso tecnico legale delle imprese candidate, mentre la seconda studierà l’offerta tecnicamente più vantaggiosa. "Saranno interventi di grande portata, che sconvolgeranno il look dell’intero Teatro e che gli permetteranno di funzionare dodici mesi all’anno" ha dichiarato Marco Brembilla, assessore ai lavori pubblici del Comune di Bergamo. 

Da ottobre del 2019, dunque, no-stop a spettacoli, eventi e proiezioni, che potranno essere messi in calendario 365 giorni all’anno, grazie al rifacimento e alla messa a norma di tutti gli impianti: quello della climatizzazione, più efficace e silenzioso, un nuovo sistema antincendio, l’illuminazione con l’utilizzo di led e fonti rinnovabili, come solare termico e fotovoltaico. Sicurezza al primo posto, con il posizionamento di materiale ignifugo tra il soffitto e il tetto che, insieme alla torre scenica, saranno resi compatibili con il paesaggio. Inoltre è prevista la meccanizzazione del buco orchestrale e del palcoscenico. All’interno sarà totalmente rifatta la sala teatrale: ingressi, foyer, collegamento ai piani, camerini e sale prova, biglietteria e uffici, sedute e arredi, oltre naturalmente alle facciate esterne. Un altro intervento riguarda il trasloco dell’attuale bar adiacente al teatro, che sarà spostato in piazza Cavour, per permettere la costruzione di scale e ascensori per disabili. Nella stessa zona sarà realizzata una vasca d’acqua interrata, per legge obbligatoria, da utilizzarsi un caso di incendio.