"Io licenziato come il professor Rho". Le lacrime del bidello rapinatore

L'uomo ha anche ammesso di essere l'autore della rapina di un mese fa, il 16 marzo, sempre ai danni del casello autostradale di Capriate, e di quella compiuta mesi fa in una farmacia di Boltiere di MICHELE ANDREUCCI

Rapina al casello autostradale a Capriate, arrestato bidello

Rapina al casello autostradale a Capriate, arrestato bidello

Capriate, 8 aprile 2016 - Resta in carcere F.G., 50 anni, pregiudicato, residente in città, a lungo bidello all'istituto comprensivo De Amicis di Bergamo, arrestato giovedì sera dopo che, intorno alle 21.30, aveva rapinato il casello autostradale di Capriate, puntando una pistola giocattolo (ma senza tappino rosso) contro l'addetto: poi era fuggito a bordo di una Skoda Octavia (risultata rubata a febbraio) con un bottino di 1.600 euro, non sapendo, però, che dietro di lui c'erano i carabinieri di Cassano d'Adda con un'auto civetta, che lo stavano seguendo dalle 19, per via della vettura segnalata nella banca dati delle forze dell'ordine. L'uomo è stato bloccato a Bergamo, in via Borgo Palazzo.

La misura cautelare della custodia in carcere è stata decisa ieri dal gip Marina Cavalleri, al termine dell'interrogatorio nella casa circondariale di via Gleno (il giudice ha anche convalidato l'arresto). L'uomo è parso pentito, assai provato, e in lacrime ha confessato la rapina. "Sono senza lavoro dal 2013 - ha detto - dopo essere stato licenziato come il professor Rho (il professore del Falcone reintegrato dopo il licenziamento e tornato al lavoro giovedì mattina, ndr) per non aver dichiarato di aver avuto delle condanne penali (ha diversi precedenti, ndr). Non sapevo più come tirare avanti, la mia convivente e i miei due figli non lavorano, io in questi anni mi sono arrangiato come pony pizza, ma i soldi non bastavano mai. La situazione era diventata drammatica. Così venerdì sera ho deciso di rapinare il casello autostradale di Capriate. Mi sono detto che in quel modo non avrei arrecato danno a nessuno, in quanto non rapinavo l'addetto, che ha il suo stipendio".

L'uomo, difeso dall'avvocato Ivano Fedele, ha anche ammesso di essere l'autore della rapina di un mese fa, il 16 marzo, sempre ai danni del casello autostradale di Capriate, e di quella compiuta mesi fa in una farmacia di Boltiere. Secondo quanto accertato dalle forze dell'ordine, il 50enne ha lavorato come precario per 6 anni. Poi nel 2012 arriva il posto fisso. Compila il modulo in cui dichiara di non aver avuto condanne, stile quello diventato noto per il professor Rho, il docente condannato al pagamento di un'ammenda di 200 euro per aver fatto pipì in un cespuglio. Il ministero si accorge della dichiarazione falsa del bidello e lo mette alla porta. Lui presenta ricorso e il 31 gennaio del 2013 il giudice del lavoro gli dà ragione e ne dispone il reintegro e il pagamento di 10 mesi di stipendio. In appello la sentenza viene però ribaltata: da ottobre 2013 il bidello è senza lavoro e attende l'udienza in Cassazione.