La super pasta prodotta sul Sebino, cereali arcaici per il benessere

Sarnico, l’ambizioso progetto salutista di “Agricultura Biologica”

Pasta prodotta sul Sebino

Pasta prodotta sul Sebino

Sarnico, 14 gennaio 2018 - Viene prodotta a Sarnico la che “fa bene all’organismo”, adatta a chi è allergico al glutine e al nickel, ma anche a tutti coloro che hanno carenza di ferro o, più semplicemente, desiderano stare bene. A realizzarla è l’azienda “Agricultura Biologica”, che da due anni grazie all’impegno di cinque soci, ha deciso di rilanciare sul mercato tre cereali arcaici e non raffinati: il sorgo, il mais bianco e il monococco, che sono i protagonisti della linea Nutracentis dedicata alla cosiddetta pasta nutraceutica, ovvero che fa bene alla salute a causa delle sue peculiari caratteristiche, che la differenziano dalla tradizionale pasta di grano duro.

Il progetto, in Italia, è il primo ed è destinato a essere pilota. L’azienda attualmente, ha immesso sul mercato pasta di mais bianco, di sorgo con carote viola, di mais bianco con curcuma e pepe, monococco con alga spirulina, sorgo con barbabietola e alcune varietà con i tre cerali. Trafilata in bronzo per essere sufficientemente granulosa e saporita, la pasta ideata a Sarnico viene essiccata lentamente, di modo da non perdere nessuna delle preziose caratteristiche degli ingredienti.

«Dati scientifici dimostrano che i nostri prodotti, grazie ai cereali arcaici, contribuiscono al benessere – spiega Antonio Bini, uno dei soci – La pasta di mais bianco, per esempio contiene il 30% del fabbisogno quotidiano ferro. Si pensi che una normale arriva al massimo al 5%. Inoltre la nostre è naturalmente una pasta senza glutine, quindi perfetta per chi è affetto da celiachia. Inoltre, rispetto al mais giallo ha una quantità di nickel trascurante, adatta agli allergici e intolleranti a questo metallo. Ha anche un indice glicemico medio rispetto al frumento». Ancora più ricca è la pasta di sorgo, che provvede da sola a fornire al corpo il 55% di ferro necessario. Contiene fosforo, vitamina B1 e B3 e tannini e fenoli, che sono potenti antiossidanti. «Oltre a utilizzare i cereali arcaici abbiamo scelto di aggiungere ad alcuni dei nostri prodotti dei “superfood” – continua Bini – come la spirulina, i flavonoidi delle barbabietole, le carote viola e la curcuma, che fanno benissimo».

Tutta la filiera è controllata. I soci di “Agricultura Biologica”, difatti, scelgono personalmente gli agricoltori dove rifornirsi, seguendo costantemente la produzione, che deve rispettare i rigorosissimi parametri del biologico. «Il cuore del nostro progetto aziendale – conclude Bini – è lo studio delle correlazioni delle proprietà dei vari alimenti di modo da creare prodotti che diano benefici concreti. I risultati non stanno mancando e a breve inizieremo a immettere sul mercato anche succhi e altri prodotti, creati sempre secondo questa filosofia».