Bergamo: no al parcheggio, oltre seimila firme

Presidio a Bergamo contro l’area di sosta nell’ex Parco faunistico

Una protesta organizzata nei giorni scorsi davanti ai cancelli del cantiere

Una protesta organizzata nei giorni scorsi davanti ai cancelli del cantiere

Bergamo, 5 settembre 2017 - Un presidio di protesta è in programma oggi, dalle 17,30, in Piazza Matteotti a Bergamo. Alle 18 la consegna al sindaco Giorgio Gori di 6.383 firme, raccolte in tre mesi. È questa la nuova iniziativa del comitato No Parking Fara contro la costruzione del parcheggio nell’ex Parco Faunistico di Città Alta. Partita ai primi di giugno, la raccolta firme ha raggiunto oltre seimila adesioni attraverso banchetti informativi, appelli online tramite la piattaforma Change.org, e con il sostegno di diversi locali pubblici ed esercizi commerciali. I cittadini firmatari chiedono all’amministrazione comunale lo stop ai lavori sui punti più critici del progetto. I firmatari chiedono di trovare "soluzioni condivisibili", più rispettose del patrimonio urbanistico e del riconoscimento Unesco alle fortificazioni veneziane, attente alla tutela dell’ambiente e alla sua vivibilità. Il comitato chiederà, nel corso dell’incontro con il sindaco, una risposta ufficiale sulla petizione.

"La consegna delle firme - spiegano i rappresentanti del comitato No Parking Fara - non costituisce la conclusione della nostra iniziativa. Si tratta solo del primo passo di un’opera di informazione della popolazione su un tema vitale per il futuro della città. Il comitato rinnova la richiesta di trasparenza all’amministrazione, riguardo l’ammontare delle millantate penali relative al contratto stipulato con Bergamo Parcheggi, richiesta avanzata ormai da mesi ma tuttora inevasa". "Ci si domanda inoltre - prosegue il comitato - come mai i residenti della Fara non siano stati ancora convocati ed informati sull’iter dei lavori di un cantiere che li coinvolgerà pesantemente". La Giunta Gori, concludono i rappresentanti del comitato cittadino, "non ha rispettato le promesse elettorali che proponevano la realizzazione di una struttura di piccole dimensioni e a servizio esclusivo dei residenti di Città Alta".