Bergamo, la diffida dei No Parking Fara: "Terreni inquinati, fermate i lavori"

Il Comitato ha depositato l’atto alla Procura di Bergamo contro tutti gli enti coinvolti

Il presidio del Comitato

Il presidio del Comitato

Bergamo, 22 ottobre 2017 - Il comitato No Parking Fara ha presentato una diffida in Procura sul mancato avvio della bonifica dei terreni, una «discarica abusiva», ai piedi del cantiere per la realizzazione del maxi parcheggio interrato. Nel documento, firmato da 32 cittadini, residenti della zona, si citano tutte le realtà coinvolte sia nella progettazione che nell’attuazione del progetto, tra cui il Comune, gli architetti, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale e l’Arpa.

L’atto, in sostanza, parte dalla sentenza emessa dal Tribunale di Bergamo il 13 settembre, che caratterizzava l’area come discarica e condannava l’impresa Locatelli, allora responsabile dell’accaduto, alla rimozione e allo smaltimento dei 20.000 metri cubi classificati come rifiuti eterogenei tossici: scorie di fonderia e materiale inquinante come arsenico, cromo e idrocarburi nell’area dell’ex parco faunistico. «Ad oggi non sono state ancora attuate le corrette procedure per l’opera di bonifica» ha rimarcato il Comitato. La sentenza, tra l’altro, riportava che una discarica come quella in via Fara andava circoscritta e protetta con appositi teli, per impedire che pioggia e neve disperdessero materiali tossici. «Sembra di ritornare alla cementificazione selvaggia degli anni ‘60» afferma Roberta Rota, di No parking Fara.

Al contrario, il 22 settembre le ruspe e gli escavatori dell’impresa Collini hanno ripreso la loro attività a pieno ritmo, dando inizio ad una considerevole movimentazione del terreno, con un conseguente spostamento di rocce da scavo mischiate a rifiuti, «innalzando al contempo, polveri tossiche». Nello stesso mese, si sono creati nell’area del cantiere manufatti in calcestruzzo armato, per la costruzione dei piloni della teleferica, che per 700 metri trasporterà la terra, dal cantiere al Campo Utili, con una previsione di 7 mila camion all’opera. «Le nostre bandiere “No Parking Fara” erano presenti ieri a Montecitorio, alla manifestazione dei terremotati dell’Abruzzo: noi non ci fermiamo» ha concluso Roberta Rota.