"Neanche l’Atalanta gioca a Natale", la protesta dei lavoratori dell'Oriocenter

Oltre mille persone hanno manifestato davanti al centro commerciale

Presidio dei lavoratori contro lavoro nelle festività

Presidio dei lavoratori contro lavoro nelle festività

Orio al Serio (Bergamo), 28 novembre 2017 - Più di mille lavoratori hanno partecipato ieri al colorato presidio davanti al centro commerciale Oriocenter, organizzato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per protestare contro la decisione del mall orobico di effettuare aperture anche durante le festività natalizie e di capodanno. Uno striscione, che fronteggiava il palazzo dove ha la sede il centro commerciale, vale più di mille parole: "Neanche l’Atalanta gioca a Natale. Perché io dovrei lavorare?", con chiaro riferimento a uno dei personaggi più coinvolti nella vicenda, il presidente del club nerazzurro Antonio Percassi, che a Oriocenter ha diversi negozi.

Oltre ai dipendenti dei 280 negozi presenti nel centro commerciale, che hanno manifestato a turno, in base all’orario di lavoro, all’iniziativa hanno portato la loro solidarietà decine di lavoratori degli altri grandi centri commerciali della provincia (Due Torri di Stezzano, Curno e Seriate), rappresentanti della grande distribuzione (Esselunga, Carrefour e Auchan) e alcuni rappresentanti di forze politiche di sinistra, dal Partito Democratico a Sinistra Italiana, da Rifondazione ad Articolo 1. Il presidio ha avuto anche un risvolto a sorpresa, con l’irruzione dei lavoratori con bandiere, striscioni e magliette dedicate all’evento nelle diverse gallerie di Oriocenter, dove hanno portato colore e un po’ di trambusto tra i clienti, ma soprattutto informazione.

"Perché Natale è Natale per tutti e tutti dovrebbero dedicarsi agli affetti e al riposo e nessuno deve essere obbligato a lavorare durante festività di questa importanza – hanno sottolineato con fermezza i segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Mario Colleoni, Alberto Citerio e Maurizio Regazzoni, presenti al presidio di protesta –. C’è tanta rabbia, tanta delusione e amarezza per questa decisione. Orio fa sempre da apripista e con questa decisione pone la questione del lavoro festivo già dall’anno prossimo. Vogliamo fermare questa follia che pesa sui lavoratori e negozianti e alla lunga peserà anche sui clienti, in termini di aumento dei prezzi. Un equilibrio migliore è sicuramente possibile. Non ci fermiamo qui, metteremo in campo ulteriori azioni, come lo sciopero, convinti che rivedere questa decisione è senz’altro possibile e auspicabile". Intanto prosegue tra i lavoratori del centro commerciale la raccolta firme, petizione che ha raggiunto quota mille.