Operaio muore in un cantiere navale a Monfalcone, lavorava per una ditta di Calusco

Sarà l’inchiesta della Procura della Repubblica di Gorizia ad accertare le cause dell’incidente. Intanto, Fiom, Fim e Uilm in sciopero: "E' inaccettabile"

Un’ambulanza

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Bergamo, 2 marzo 2017 - Incidente sul lavoro in un cantiere navale di Monfalcone (in provincia di Gorizia) della FincantieriLa vittima è Sinisa Brankovic, un operaio edile bosniaco di circa 40 anni, che lavorava per una ditta di Calusco d’Adda. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 40enne sarebbe caduto in un foro sul pavimento di una passerella a griglie da un’altezza di una ventina di metri, nella zona del sottotetto dell’Hangar 42.

Sarà l’inchiesta della Procura della Repubblica di Gorizia ad accertare le cause dell’incidente e se Brankovic aveva o meno la cintura e i sistemi di sicurezza previsti per il calpestio o la permanenza sulla passerella che - da quanto si è saputo - fa parte della struttura dell’Hangar. Brankovic, originario di Banja Luka, era il supervisore della ditta 'Abl' di Calusco d’Adda, specializzata nella realizzazione di impianti industriali, impegnata nella costruzione di un grande capannone destinato a lavorazioni di sabbiatura e pitturazione di lamiere e blocchi di nave nell’area dei cantieri navali di Monfalcone. La ditta - sempre secondo quanto si apprende da fonti sindacali - si era aggiudicata l’appalto per i lavori di una parte dell’Hangar 42 bandito da Fincantieri Sistemi Integrati, una società del gruppo Fincantieri.

L'incidente sul lavoro avvenuto stamani nello stabilimento navale di Monfalcone (Gorizia) è "inaccettabile", per le segreterie nazionali di Fiom, Fim e Uilm che, in una nota congiunta, riferiscono che è stato proclamato lo sciopero e il blocco di tutte le attività del cantiere dove - riferiscono - è in corso l'assemblea dei lavoratori. "Il lavoro - affermano i tre sindacati in una nota congiunta - dovrebbe dare speranza e futuro, non causare morte e disperazione nelle famiglie delle vittime".