Omicidio Seriate, nuove analisi sul taglierino: "Dubbi sul dna di Tizzani"

Accertamenti dei Ris sull'arma che avrebbe ucciso Gianna del Gaudio. I rilievi del genetista

Antonio Tizzani con la moglie Gianna Del Gaudio (De Pascale)

Antonio Tizzani con la moglie Gianna Del Gaudio (De Pascale)

Seriate, 1 dicembre 2016 - Ieri è stato il giorno degli accertamenti scientifici “irripetibili”nei laboratori dei Ris di Parma. L’attenzione, ovviamente, era tutta per quella traccia di Dna appartenente a Antonio Tizzani, unico indagato a piede libero, e trovata sul taglierino utilizzato, secondo gli inquirenti, per uccidere l’ex professoressa Gianna Del Gaudio (nella foto). E siccome si trattava di accertamenti irripetibili era presente anche il consulente della difesa, il genetista Giorgio Portera. Gli esami dovevano chiarire la natura di quella piccola traccia genetica. «Sono stati fatti ulteriori prelievi sul taglierino – ha dichiarato Portera – . La presenza del profilo di Dna dell’indagato non è ancora confermata. Il profilo ha delle difficoltà interpretative, per cui sono in corso ulteriori approfondimenti e accertamenti, e per avere un quadro più chiaro ci vorrà ancora qualche giorno».

Dunque, ancora non è stata chiarita la natura di quel materiale genetico e la risposta, par di capire, non sarà così immediata, anche perchè molto dipende dal resto delle analisi non ancora completate sulla busta in plastica e sul suo contenuto. Un conto, infatti, sarebbe stato trovare il Dna di Tizzani solo sul coltello, un conto trovarlo anche sul sacchetto. Anche perchè nel primo caso sarebbero guai per l’ex ferroviere, che dovrebbe giustificare come mai il suo profilo genetico sia finito sul taglierino. Nel secondo, il Dna sull’arma potrebbe essere il risultato di una contaminazione della busta.