Omicidio Seriate, in giardino con il metal detector. Ma la collana di Gianna non si trova

Seriate, nuovo sopralluogo nella villetta dell’insegnante sgozzata

Gianna Del Gaudio col marito Antonio Tizzani

Gianna Del Gaudio col marito Antonio Tizzani

Seriate, 19 novembre 2016 - In attesa di sapere a chi appartiene quel dna trovato sui guanti bianchi in lattice nascosti in un sacchetto di plastica insieme con l’arma del delitto, ieri i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo hanno effettuato una nuova perquisizione (dalle 10 di mattino fino alle 16) nella villetta di piazzetta Madonna della Neve, a Seriate, dove la notte tra il 26 e il 27 agosto è stata sgozzata l’ex professoressa di lettere Gianna Del Gaudio, 63 anni. Al sopralluogo ha assistito Antonio Tizzani, 68 anni, marito della vittima (per il momento l’unico indagato, a piede libero, nell’inchiesta per omicidio della Procura di Bergamo), affiancato dal suo difensore, l’avvocato Giovanna Agnelli.

Gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione al giardino della villetta, che ieri è stato passato al setaccio con tanto di metal detector e sonda. Cosa cercavano con tanta attenzione? Non si può escludere che fossero alla ricerca di quella famosa collana d’oro di cui Gianna non si separava mai e che non si trova. Che fine ha fatto? È stata forse rubata? Antonio Tizzani ha sempre parlato di un uomo incappucciato che quella sera frugava nella borsa della moglie, prima di scappare. Una pista a cui gli inquirenti, coordinati dal pm Laura Cocucci, non hanno mai creduto fino in fondo. Ma se non è stato un ladro, dove è finita la collana? Una ipotesi al vaglio degli inquirenti è che quel collier possa averlo lasciato in qualche luogo la stessa vittima, visto che spesso Gianna nascondeva i suoi oggetti di valore, anche all’insaputa del marito. Un dettaglio che spiegherebbe come mai ieri gli investigatori hanno deciso di passare al setaccio anche le stanze della villetta.

Oltre alla collana, i carabinieri erano alla ricerca di eventuali altre impronte lasciate da una persona estranea alla casa: per questo motivo è stato controllato anche l’ombrellone che si trova davanti alla villetta. Antonio Tizzani ha sempre raccontato che la sera del 26 agosto prima di innaffiare i fiori aveva sistemato l’ombrellone. Infine, gli investigatori sono scesi, e non è la prima volta, a ispezionare il garage dei Tizzani direttamente collegato all’abitazione. Sotto il profilo investigativo, la Procura è ancora in attesa di conoscere gli esiti definitivi degli esami del Ris di Parma sui tamponi di saliva prelevati a oltre una settantina di persone, da confrontare con il dna trovato sui guanti che sarebbero stati utilizzati dal killer. Da quanto è emerso fino ad ora, la comparazione ha dato esito negativo.