Omicidio di Seriate: nella siepe un coltello e un paio di guanti di lattice

In attesa del risultato degli esami del Ris, Elena Foresti, la nuora di Antonio Tizzani e Gianna Del Gaudio, si è trasferita dai genitori: forse per l'eccessivo pressing mediatico

Antonio Tizzani con la moglie Gianna Del Gaudio (De Pascale)

Antonio Tizzani con la moglie Gianna Del Gaudio (De Pascale)

Seriate, 20 ottobre 2016 - Nuovi elementi nell'omicidio della professoressa Gianna Del Gaudio, 63 anni, uccisa con un fendente alla gola nella notte tra il 26 e il 27 agosto nella sua villetta di piazza Madonna della Neve. Dentro il sacchetto ritrovato nella siepe tra le vie Cornagera e Presanella a Seriate, a qualche centinaio di metri dal luogo dell’omicidio di Gianna Del Gaudio, non c’era solo un cutter (un taglierino) con tracce sospette, ma anche un paio di guanti in lattice. Inoltre, il cutter sarebbe compatibile con il taglio inferto al collo della vittima. Si tratta di circostanze che rafforzerebbero i sospetti degli inquirenti di essere sulla strada giusta per risolvere il caso. 

A trovare l’arma, qualche giorno fa, è stato il padrone della villetta mentre stava tagliando la siepe del suo giardino. All’improvviso la sua attenzione è caduta su un sacchetto di plastica (di quelli usati al supermercato) che al suo interno conteneva il coltello assieme ad altro materiale che gli inquirenti hanno da subito ritenuto interessante. Si fa dunque più grande l'attesa per i risultati degli esami che i carabinieri del Ris di Parma stanno eseguendo su questi oggetti.

Nel frattempo, Elena Foresti, la nuora di Antonio Tizzani e Gianna Del Gaudio, ha lasciato l'abitazione dove viveva con il marito Paolo e i loro due bambini per trasferirsi dai genitori: forse la scelta è stata dettata dal pressing mediatico attorno alla loro villetta a schiera, dove dal 27 agosto scorso è ospite Antonio Tizzani. L'uomo, che ha raccontato di un  incappucciato entrato in casa per rapinare e uccidere la moglie, è al momento l'unico indagato nell'inchiesta, anche se a piede libero. Elena Foresti aveva raccontato di un incappucciato che, di notte, ancora prima dell'omicidio della suocera, suonava al campanello di casa sua quando il marito Paolo era al lavoro per il turno di notte. Poi si era rimangiata il racconto, sostenendo di essersi inventata tutto.