Omicidio Seriate, nuova perquisizione a casa del figlio di Gianna Del Gaudio

È stata una perquisizione mirata alla ricerca di elementi utili per ricostruire il possibile movente dell’omicidio della ex insegnante di lettere

Ris al lavoro nella villetta dove è stata uccisa Gianna Del gaudio

Ris al lavoro nella villetta dove è stata uccisa Gianna Del gaudio

Seriate, 11 ottobre 2016 - I carabinieri sono tornati di nuovo a casa di Paolo Tizzani, il figlio primogenito di Antonio Tizzani, l’ex capostazione indagato per la morte della moglie Gianna Del Gaudio, uccisa con un taglio netto alla gola nella notte tra il 26 e il 27 agosto nella loro villetta di piazzetta Madonna della Neve a Seriate

È stata una perquisizione mirata alla ricerca di elementi utili per ricostruire il possibile movente dell’omicidio della ex insegnante di lettere. I militari hanno passato al setaccio l’abitazione che dista una trentina di metri dalla casa dei genitori, e alla fine se ne sono andati portandosi via materiale vario, ritenuto interessante ai fini dell’indagine e su cui c’è il massimo riserbo. Cosa potrebbero aver trovare di così importante al punto da mantenere un fitto riserbo? Vale la pena ricordare che nei giorni scorsi i militari avevano sequestrato nella villetta dove vivevano Gianna e Antonio alcuni profumi, creme di bellezza per un valore di 200mila euro, che la vittima aveva acquistato durante il viaggio ad Avellino. Oltre a un computer, due vecchi cellulari e un tablet. Non è la prima volta che i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo fanno “visita” all’abitazione di Paolo Tizzani. Era già successo il 23 settembre. E in quella circostanza gli investigatori avevano trovato un coltello a serramanico tipo svizzero, con una lama lunga dieci centimetri nella disponibilità di Tizzani. Era in un beauty case che utilizzava proprio l’indagato. Era presente anche l’avvocato Giovanna Agnelli che assiste l’uomo. Il coltello è potenzialmente compatibile con le lesioni della vittima, e per questo motivo è stato inviato ai Ris di Parma e sono attesi gli accertamenti. Così come sui rilievi effettuati nella villetta teatro dell’efferato delitto, esami che dovrebbero arrivare a fine ottobre.  Motivo di tutte queste perquisizioni è semplice: cercare di ricostruire i rapportii personali all’interno della famiglia per riuscire a trovare un movente. La versione fornita da Tizzani, ovvero del ladro incappucciato che si era intrufolato nella loro abitazione e avebbe sgozzato la moglie prima di vedere lui, non convince gli inquirenti.