Raddoppiate le morti bianche, è allarme nella Bergamasca

I dati Inail: nel primo semestre di quest’anno già otto dcecessi

Infortunio sul lavoro

Infortunio sul lavoro

Bergamo, 25 luglio 2017 - Otto morti, l’ultimo, qualche giorno fa quando è morto un operaio schiacciato da un macchinario in una ditta di prefabbricati a Carvico. In totale sono 6.300 le denunce per infortunio sul posto di lavoro dall’inizio dell’anno ad oggi. Entrando nel dettaglio, da gennaio a giugno 2016 sono stati quattro i casi di incidenti mortali, mentre nei primi sei mesi di quest’anno siamo già a sette.

«Si evidenzia una tendenza in peggioramento, bisogna educare alla prevenzione nei luoghi di lavoro», ha dichiarato Giacomo Meloni, segretario Cisl Bergamo. Le tabelle mostrano, infatti, un andamento negativo in merito all’aumento delle denunce di infortuni e delle cosiddette «morti bianche» sul luogo di lavoro. Da gennaio a maggio 2016, si sono registrate 6.024 denunce, 348 in più, se si contano le 6.372 del 2017, dello stesso lasso temporale. Restringendo il campo e analizzando solo il mese di maggio, i dati sono ancora più allarmanti. Nel 2016, 1.301 sono state le denunce, contro le 1384 di quest’anno, ben 83 in più. «C’è necessità di un lavoro congiunto, frutto della sinergia tra tutte le istituzioni, con il tema della prevenzione, come obiettivo primario», ha concluso il segretario Cisl. Nessuno, dunque, è immune da infortuni, lo dicono i dati Inail e lo confermano le testimonianze Anmil. Allargando l’orizzonte sulla Lombardia, dove le denunce per infortunio sono passate da 50.000 a oltre 52.000 in un anno, Milano detiene il maggior numero di denunce: 17.585, a seguire Brescia, con 6.779 e al terzo posto Bergamo con 6.372.