In fuga dai carabinieri, va contromano con l'auto del padre

Notte brava di un libero professionista bergamasco di 37 anni. Alla vista delle divise ha cercato di fuggire reagendo all'arresto con calci e pugni all'indirizzo dei militari

Carabinieri

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Ciserano (Bergamo), 26 giugno 2017 - Notte brava di un libero professionista bergamasco, un assicuratore di 37 anni, residente nella Bassa Bergamasca, che nella notte tra sabato e domenica, alla guida della Bmw del padre, ha dato vita ad un inseguimento a folle velocità con i carabinieri tra le vie di Ciserano, imboccando diverse vie in contromano. Poco prima delle 2 gli investigatori dell'arma, impegnati in un servizio antidroga, lo avevano notato mentre si scambiava un involucro con un magrebino nella zona delle Torri di Ciserano di Zingonia, nota piazza di spaccio. Ad un certo punto, le forze dell'ordine hanno perso le sue tracce. Ma durante l'inseguimento sono riuscite ad annotarsi il numero della targa della sua vettura e dalla centrale operativa sono venuti a conoscenza del suo indirizzo. Così, qualche minuto dopo, hanno raggiunto la sua abitazione e lo hanno notato all'esterno dell'abitazione.

Alla vista delle divise, l'uomo ha cercato di fuggire, reagendo all'arresto con calci e pugni all'indirizzo dei militari. Uno di questi è finito all'ospedale con una prognosi di una settimana. In tasca i carabinieri gli hanno trovato mezzo grammo di cocaina e 1 grammo e mezzo di hascisc. Stamattina è comparso davanti al giudice Alessandra Chiavegatti per il processo per direttissima con le accuse di resistenza e lesioni: "Domenica sera sono stato in un locale con la mia compagna e ho bevuto parecchio - ha detto l'uomo -. Poi abbiamo litigato e io per ripicca ho deciso di comprare della droga. Sono fuggito alla pattuglia dei carabinieri perchè, per il lavoro che faccio, temevo che, trovandomi positivo all'alcoltest, mi avrebbero tolto la patente o sequestrato l'auto. Ammetto che avevo bevuto, ma non avevo assunto lo stupefacente. Per quanto riguarda le botte ai carabinieri, non li ho colpiti intenzionalmente. Mi sono divincolato energicamente, in quanto mi sono sentito afferrare alle spalle. Anche loro, comunque, mi hanno colpito". Il giudice ha convalidato l'arresto e ha disposto la liberazione dell'assicuratore, che ha manifestato l'intenzione di risarcire economicamente il carabiniere finito all'ospedale. Il dibattimento è stato rinviato al 28 settembre prossimo per la sentenza.