Investì e uccise una prostituta, patteggia condanna a tre anni e mezzo

Era ubriaco e disse di non essersi accorto della vittima. Quattro anni primam dell'incidente gli era già ststa ritirata la patente per gioda in stato d'ebbrezza

L'auto dell'investitore di Palosco dopo lo schianto (De Pascale)

L'auto dell'investitore di Palosco dopo lo schianto (De Pascale)

Palosco (Bergamo), 6 dicembre 2017 - Ha patteggiato una condanna a 3 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per omicidio stradale il 31enne milanese, residente a Cernusco sul Naviglio, che nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio scorsi, a Palosco, aveva perso il controllo della sua auto, una Renault Clio, e aveva investito e ucciso una prostituta romena di 25 anni, che al momento dell’impatto fatale si trovava ferma vicino ad una rotatoria, lungo la strada provinciale 98, che si trova al confine con Mornico al Serio e di notte è frequentata da numerose lucciole. Subito dopo lo schianto, l’uomo era stato sottoposto all’alcoltest ed era risultato ubriaco, con un tasso alcolemico di quasi quattro volte superiore al limite consentito dalla legge (0,5 grammo per litro). 

La sentenza è stata pronunciata dal gip Vito Di Vita, che ha anche revocato la patente di guida all’imputato e ha disposto la confisca della sua vettura. La tragedia si era verificata una manciata di minuti dopo le 4 della mattina del 1 luglio scorso. La Renault Clio condotta dal 31enne aveva improvvisamente sbandato e aveva terminato a sua corsa falciando in pieno la 25enne, che era stata sbalzata contro un’altra vettura, una Bmw 320, alla cui guida c’era un 31enne bergamasco. Quest’ultimo era rimasto ferito, anche se non in maniera grave, ed era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Bolognini di Seriate. L’automobilista milanese, invece, era risultato ubriaco. Inutili i soccorsi prestati alla vittima: la 25enne era morta sul colpo

I successivi accertamenti avevano permesso di scoprire che il 31enne milanese era recidivo, in quanto anche quattro anni prima, durante un controllo da parte delle forze dell’ordine, era risultato positivo all’etilometro e gli era stata sospesa la patente, che aveva poi riottenuto solo dopo aver svolto una serie di lavori socialmente utili. In carcere, durante l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Marina Cavalleri, l’uomo aveva spiegato di aver trascorso la notte in alcuni locali in compagnia di alcuni amici, con i quali aveva bevuto qualche bicchiere di alcolici. Per quanto riguarda la dinamica dell’incidente, aveva aggiunto di aver perso il controllo del volante della Renault Clio, ma di non essersi accorto della presenza della vittima vicino alla rotatoria.