Giro d'Italia 2017 a Bergamo, il traguardo di una nuova vita

L’ultimo chilometro della tappa sarà percorso con in testa i trapiantati Un’iniziativa del Papa Giovanni XXIII: "Messaggio per sensibilizzare al dono"

Ciclisti per il Giro d'Italia 2017

Ciclisti per il Giro d'Italia 2017

Bergamo, 18 maggio 2017 - Sensibilizzare sull’importanza della donazione di organi, che per molti malati ancora oggi rappresenta l’unica chance di sopravvivenza. E’ l’obiettivo dei ciclisti non professionisti dell’Associazione amici del trapianto di fegato a Bergamo e del gruppo di ciclisti Aido, che domenica, in occasione dell’arrivo a Bergamo del Giro d’Italia, taglieranno il traguardo precedendo i campioni delle due ruote. L’iniziativa è promossa dall’ospedale Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con i volontari delle associazioni per la donazione e trapianto di organi e tessuti. I ciclisti non professionisti non saranno i soli ambasciatori del messaggio che il trapianto è vita: in Piazza Vittorio Veneto, domenica pomeriggio, gli operatori dell’ospedale cittadino e alcuni volontari delle associazioni coinvolte forniranno materiale informativo sul tema della donazione. L’iniziativa dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, sostenuta da Promoeventi Sport Rcs, anticipa i contenuti della Giornata nazionale per la donazione di organi del 28 maggio.

«Con questa manifestazione - sottolinea Mariangelo Cossolini, coordinatore al prelievo e trapianto d’organo della provincia di Bergamo - intendiamo fornire una corretta informazione su un tema molto importante, che consente di salvare vite umane». Nella Bergamasca sono 112 su 242 i Comuni aderenti al progetto del Ministero della Salute che permette di comunicare la propria volontà sulla donazione di organi all’atto del rinnovo della carta d’identità. Nel 2016 in provincia di Bergamo si è registrato il minor tasso di opposizione espresso dai familiari, con una percentuale del 21%, contro una media del 28,9% in Lombardia e del 32,8% a livello nazionale. L’ospedale di Bergamo è il primo in Italia in grado di eseguire qualsiati tipo di trapianto ed è il primo per volume di trapianti di fegato in Italia e tra i primi dieci in Europa, mentre da 13 anni conduce un programma innovativo per il doppio trapianto di reni in pazienti over 60.

Nel corso del 2016 al Papa Giovanni XXIII sono stati effettuati 153 trapianti di organi che, aggiunti ai trapianti di cornee e di midollo, raggiungono i 315 interventi in un anno, quasi uno al giorno. “Ciò - spiega Carlo Nicora, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII - è reso possibile da una attenta e continua operazione di sensibilizzazione promossa dai nostri operatori e dalle associazioni presenti sul territorio e dalla grande macchina organizzativa che l’ospedale mette in campo”.