Treviglio, ruba bici e componenti per 70mila euro: nei guai dipendente della Bianchi

L'operaio aveva portato via tutto con un furgone della stessa azienda. Indagato, ora rischia il licenziamento per giusta causa

Le biciclette rubate, ma recuperate dai carabinioeri

Le biciclette rubate, ma recuperate dai carabinioeri

Bergamo, 24 gennaio 2017 - Otto biciclette e 10 telai, oltre a diversa componentistica, per un valore di 70 mila euro. E' quanto hanno recuperato i carabinieri di Treviglio e restituito all'azienda produttrice di biciclette 'Bianchi', con sede a Treviglio. A commetere il furto è stato un dipendente ultraquarantenne dell'azienda stessa.

Le indagini dei militari sono scattate dopo la denuncia dell'azienda che commercia in tutto il mondo il noto marchio. I carabinieri hanno pedinato il dipendente infedele, fino allora incensurato e dipendente da anni della Bianchi, ed è stato fermato con due bici asportate dall'azienda. Le aveva portate via in un furgone della stessa Bianchi.  Ai carabinieri l'operaio ha ammesso di essere caduto in una 'debolezza', spiegando di aver cominciato a portare a casa dei ricambi di bici per amici e conoscenti e di essersi poi lasciato prendere la mano. A casa, oltre alle bici e ai telai, aveva infatti anche pattini per freni, cambi, batticatena, corone, sterzi, forcelle, pedali, ruote, batterie per cambi elettronici, cavalletti, porta borracce, guarniture, copertoni e camere d'aria. La proprietà della Bianchi ha già riconosciuto il materiale, subito restituito all'azienda.  È stato indagato e ora rischia il licenziamento per giusta causa.