Irregolarità fiscali, lavoro e affitti in nero: l'estate della Guardia di Finanza

Il risultato di un'estate di attività intorno ai laghi bergamaschi, come il Sebino nel corso di The Floating Piers

Guardia di Finanza

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Bergamo, 1 ottobre 2016 - Attività abusive, irregolarità fiscali, lavoratori e affitti in nero. Sono alcune tipologie di infrazioni riscontrate dalla Guardia di Finanza nel periodo estivo intorno ai laghi bergamaschi, attraverso i controlli delle Brigate di Sarnico e Costa Volpino al fine di tutelare la regolarità delle attività commerciali svolte nel comprensorio. Le Fiamme Gialle hanno prestato particolare attenzione alle attività prettamente stagionali, sia nelle zone balneari che a ridosso dell’area lacustre. In particolare: stabilimenti balneari, noleggi di pedalò e sdraio, strutture ricreative acquatiche, oltre alle numerose attività di ristorazione e bar del circondario.

Complessivamente sono stati eseguiti 451 controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali, che in 162 casi hanno avuto esito irregolare. Nel corso di tali attività sono state, altresì, rilevate irregolarità in materia di sommerso da lavoro, con la scoperta di 11 lavoratori "in nero", tra i quali anche un minore. Per quanto riguarda i controlli sui mezzi di trasporto su acqua e noleggio di unità da diporto i controlli si sono concentrati soprattutto intorno al periodo di Floating Piers. In questo caso sono state scoperte quattro persone che, in maniera del tutto abusiva (cioè privi sia di partita Iva che delle necessarie autorizzazioni), trasportavano passeggeri a pagamento da e per Montisola. Gli stessi sono stati segnalati anche all'Autorità di Bacino dei Laghi d'Iseo, Endine e Moro. I finanzieri hanno intensificato anche i controlli sulle locazioni “in nero” per turisti, scoprendo 12 persone che avevano ceduto in affitto alloggi in mancanza delle previste autorizzazioni. Le violazioni vanno dalla mancata comunicazione di inizio attività, alla carenza di requisiti oggettivi degli immobili locati (come la stressa agibilità), all’assenza di comunicazione alla Provincia dei flussi turistici. Quattro di loro sono stati anche segnalati all'autorità giudiziaria di Bergamo per la mancata comunicazione alla Questura, entro 24 ore, dell'arrivo degli affittuari.