"Rapino per disperazione". Ex bidello di Bergamo andrà ancora a processo

Licenziato perché aveva mentito sui suoi precedenti penali, si era dedicato ai colpi perché senza lavoro

Il tribunale di Bergamo

Il tribunale di Bergamo

Bergamo, 18 febbraio 2018 - Nuovo processo per Franco Gallo, 51enne ex bidello di Bergamo condannato in primo grado a tre anni per una rapina al casello autostradale di Capriate San Gervasio, compiuta la sera del 7 aprile del 2016. L’uomo, difeso dall’avvocato Isabella Colombo, è stato rinviato a giudizio dal gup Massimiliano Magliacani per altre quattro rapine (una tentata) ai danni di altrettante farmacie di Bergamo e provincia, rapine che il 51enne aveva confessato dopo essere stato arrestato per il colpo al casello dell’autostrada. Si tratta dei colpi alle farmacie Conca Verde di Bergamo il 16 novembre del 2014; alla Fappani di Boltiere il 29 novembre dello stesso anno; alla Isgrò di Brembate il 25 dicembre (in questo caso solo la rapina è solo tentata); e la Grassi di Bergamo del 26 dicembre sempre 2014.

Il processo nei confronti di Gallo inizierà il 19 marzo 2019. Per giustificare gli assalti al casello autostradale e alle farmacie, l’ex bidello aveva spiegato agli inquirenti di aver agito in quel modo mosso dalla disperazione per aver perso il posto di lavoro: al concorso aveva infatti mentito sui suoi precedenti penali, tenendoli nascosti, e quando era stato scoperto era stato licenziato in tronco. Ma il 7 aprile di due anni fa era finito in manette, dopo il colpo al casello di Capriate.

Una gazzella dei carabinieri aveva notato una vettura sospetta nei pressi di una zona commerciale. Con un controllo nella banca dati i militari avevano accertato che l’auto era stata rubata a febbraio e avevano così deciso di seguire l’uomo al volante, che risulterà poi essere Franco Gallo. Alle 21,30, Gallo, un passamontagna in testa, con una pistola (che risulterà poi un’arma giocattolo), aveva minacciato il casellante, facendosi consegnare 1.600 euro. Gli investigatori dell’Arma non erano intervenuti subito per non mettere a repentaglio l’incolumità dell’addetto al pedaggio. Meno di 15 minuti dopo, però, avevano fermato e arrestato il rapinatore a Bergamo, mentre questi stava uscendo dalla sua auto e stava rientrando nella sua abitazione.