L’omicidio Roveri e l’allarme sicurezza: le mamme di Colognola scrivono a Gori

Lettera al sindaco per assicurare collaborazione e chiedere interventi concreti

La fiaccolata del quartiere, organizzata il 23 dicembre

La fiaccolata del quartiere, organizzata il 23 dicembre

Bergamo, 20 gennaio 2017 - Un mese fa, il 20 dicembre, venne uccisa la manager d’azienda Daniela Roveri, 48 anni, residente con la mamma in un appartamento di via Keplero, nel quartiere Colognola. Un gesto efferato (la donna è stata sgozzata con un taglio netto e l’arma non è stata ancora trovata) che ha lasciato il segno nella comunità locale. Tanto che le mamme che abitano nel quartiere si stanno costituendo in Comitato e hanno scritto una lettera aperta al sindaco Giorgio Gori. «Il modo in cui è morta Daniela ha interpellato le nostre coscienze – si elgge nella missiva – : il cuore di ciascuno di noi è infatti per sua natura incline al bene, al buono. E il male, quando accade, stupisce e scandalizza. Di fronte però a questo “Male” noi mamme di Colognola ci siamo mosse partendo dal desiderio di stare vicino alla mamma di Daniela. Di conseguenza abbiamo organizzato la fiaccolata del 23 dicembre.

Durante la fiaccolata – continua la lettera – è emerso che la solidarietà, la vicinanza e l’amore possono vincere la paura e testimoniare che la vita è un dono e pertanto va protetta e lodata. Per questo stiamo raccogliendo le firme per una petizione da inoltrare alla sua amministrazione, nella quale si chiede un concreto intervento per attuare misure di sicurezza idonee per poter vivere in modo più sereno e tranquillo il nostro quartiere. Consapevoli, tuttavia, che i comuni hanno numerosi vincoli che non permettono di rispondere a tutte le esigenze dei cittadini, ci teniamo a sottolineare che non vogliamo essere solo spettatrici, ma desideriamo dare il nostro contributo senza la pretesa di sostituirci all’amministrazione . Le oltre 600 firme ad oggi raccolte testimoniano che è possibile stare di fronte a tutte le circostanze della vita, anche quelle negative come la morte di Daniela, con uno sguardo aperto e utile allo sviluppo della persona, in particolare dei bambini che sono il nostro futuro. Auspichiamo, infine, che anche altre mamme seguano il nostro esempio investendo nella cura della “cosa pubblica” quale la vita del quartiere, la stessa attenzione e dedizione che hanno verso i propri figli». Le indagini per risalire all’autore del delitto proseguono. Gli inquirenti sono in attesa di conoscere i risultati delle analisi genetiche sul capello trovato in una mano della Roveri. Nel frattempo saranno prelevati i tamponi salivari anche ai vicini per un eventuale raffronto.