Cucina col bambù: un angolo di Cina a Treviglio

Il progetto di Marianna e Cinzia Ziliati è nato dopo un viaggio in Cina

Marianna e Cinzia Ziliati

Marianna e Cinzia Ziliati

Treviglio (Bergamo), 6 gennaio 2017 - Due ettari e mezzo di terra coltivati con oltre duemila piante di bambù e venti diverse varietà. A Treviglio dal 2014 in via Del Bosco sorge la piantagione di Marianna Ziliati, l’unica in Italia e in Europa completamente biologica che, a partire dal bambù, realizza prodotti alimentari. «Il progetto è nato per caso dopo un viaggio in Cina con mia sorella: abbiamo avuto questa idea e la voglia di scoprire questo nuovo alimento» racconta Marianna, ventiquattro anni, giovane imprenditrice di Castel Rozzone e chef.

A pochi chilometri da Bergamo si possono trovare germogli di bambù sott’olio, grissini artigianali realizzati a partire dalla pianta orientale o ancora creme spalmabili, prodotti caseari o formaggi di origine vegetale con bambù e pasta ottenuta con farine pregiate e germogli micronizzati. A curare la coltivazione delle piante, che per regalare i primi germogli hanno bisogno di almeno tre anni di vita, è la stessa Marianna insieme al nonno Abramo Ferri mentre per la coltivazione, la realizzazione e la commercializzazione dei prodotti un prezioso aiuto alla giovane imprenditrice bergamasca arriva anche dalla mamma Carmen.

«Non c'è nessun altro tipo di produttore in tutta Italia che ha coltivazioni di bambù a destinazione alimentare – spiega Marianna –. Questo da una parte mi permette di inventare e sperimentare, ma dall’altro rappresenta anche una difficoltà perché mi scontro con un mercato che è ancora all’oscuro di tutti i benefici che il bambù può dare. È un progetto in cui crediamo: desideriamo che chi assaggia le nostre preparazioni si renda conto di mangiare qualcosa di alta qualità e sano».

Il bambù, infatti, tra le innumerevoli proprietà che possiede è anche un prezioso antiossidante, è ricco di calcio, ferro e zinco, fondamentale per prevenire l’osteoporosi ed è un’importante fonte di silicio. La sfida di Marianna, chef diplomata presso la scuola di Cucina Alma di Gualtiero Marchesi, è nata per caso ma il successo che il marchio BambùBio ha riscosso in poco tempo è tutto merito della giovanissima imprenditrice.

Prima di dedicare tutte le sue energie e di affidare i suoi progetti ai germogli di bambù, Marianna Ziliati ha avuto diverse esperienze in numerosi ristoranti stellati in giro per l’Italia e oggi è anche docente all’Abs Azienda bergamasca formazione. La voglia di fare è tanta e nel futuro di Marianna e della sua azienda non mancano le novità: la giovane infatti sta progettando l’apertura di un agriturismo nella bassa bergamasca dove, in primavera-estate, troverà posto non solo una piantagione di bambù ma anche un giardino didattico, un mercato a chilometro zero, animali e un parco di essenze. Tutti i prodotti realizzati e commercializzati dall’azienda sono biologici e le ricette sono ideate da Marianna che, insieme alla sorella Cinzia cura il blog di cucina «Le Zilli» dove suggerisce accostamenti e piatti.

Jessica Signorile