Caravaggio, il 25 aprile la sfilata sarà contro la mafia

Si cambia, basta carri armati e bandiere Usa

Il primo cittadino di Caravaggio, Claudio Bolandrini (De Pascale)

Il primo cittadino di Caravaggio, Claudio Bolandrini (De Pascale)

Caravaggio, 24 aprile 2017 - I carri armati vanno in soffitta e al loro posto ci sarà una sfilata contro la mafia. E’ l’iniziativa del sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini, per le celebrazioni del 25 Aprile, che sotto l’ex primo cittadino leghista, Ettore Pirovano, erano caratterizzate, dal 2003, dalla parata dei mezzi militari, con bandiere degli Stati Uniti. Questo, nelle intenzioni dell’esponente del Carroccio, per far capire che la liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista era stato merito soprattutto dell’esercito americano e non delle brigate partigiane, quelle comuniste in testa, come vuole una certa storiografia di sinistra.

Ora, dopo 15 anni, però, l’amministrazione di centrosinistra cambia registro e l’Anpi, che non aveva mai sopportato la scelta di Pirovano, plaude. «Vogliamo puntare - spiega Bolandrini - non solo sulla memoria, ma anche sull’impegno civile, coniugando resistenza e resistenze, secondo l’appello del presidente della Repubblica Mattarella. Resistenze perchè è necessario ricordare quanti hanno perso la vita nel difendere i valori di libertà rappresentati dal 25 Aprile, valori oggi minacciati dalle mafie. Il 25 Aprile è una cerimonia non una rievocazione storica. Per questo ci si atterrà al cerimoniale previsto dallo Stato: solo inno italiano e alzabandiera». Martedì verranno ricordati Emanuela Loi, trucidata con la scorta del giudice Paolo Borsellino in via D’Amelio, alla quale sarà dedicato un memoriale. Sarà presente la sorella della poliziotta uccisa, il giorno dopo porterà la sua testimonianza agli studenti del liceo Galilei. Scettico, invece, l’ex sindaco Pirovano: «Sfilare contro la mafia non ha senso. Gli americani si rivolsero proprio a Cosa Nostra per facilitare lo sbarco in Sicilia».