Uccise con una freccia il cane del vicino, condannato a 10 mesi

L'uomo, un 50enne bergamasco, avrebbe ferito a morte l'animale perché lo disturbava

Balestra e frecce sequestrati in casa del 50enne

Balestra e frecce sequestrati in casa del 50enne

Bergamo, 29 gennaio 2018  - Aveva ucciso con una freccia il cane di un vicino. L’autore, un 50enne bergamasco è stato condannato in primo grado a dieci mesi e al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno. A dare notizia l’Enpa ( Ente nazionale protezione animali) che si è costituito parte civile nel procedimento giudiziario. Le indagini – ricorda l’Enpa – partirono nel febbraio 2014 su impulso dell’allora Corpo Forestale dello Stato (oggi confluito nell’Arma dei carabinieri), dopo che gli agenti trovarono a Castione della Presolana il cadavere dell’animale, trafitto da un dardo. Gli inquirenti puntarono subito sul 50enne, a carico del quale venne disposta una perquisizione domiciliare, che fu decisiva per incastrarlo. A casa dell’uomo vennero infatti  trovati un arco e una balestra con le relative "munizioni", dardi e frecce, compatibili con quelli che uccisero il cagnolino.

L’avvocato Claudia Ricci, che ha rappresentato Enpa in giudizio, è soddisfatta per la sentenza di primo grado: "Un pronunciamento importante, non solo per questo procedimento – spiega Ricci – ma perché può diventare un precedente per casi simili. Casi che, purtroppo, sono molto più numerosi di quanto si possa immaginare". Il proprietario di balestra, arco e frecce abitava in una casa nelle vicinanze di quella del proprietario del cane ucciso. Secondo indiscrezioni, risultò ai tempi delle indagini che l’uomo aveva  ammesso il fatto: avrebbe ferito a morte l’animale colpendolo con il dardo scagliato con la balestra, probabilmente perché disturbato dal cane.