Provincia in attesa di 14 milioni: "Impossibile approvare il bilancio"

Il presidente Matteo Rossi spiega l’impasse dell’ente di via Tasso

La sede della Provincia di Bergamo

La sede della Provincia di Bergamo

Bergamo, 30 marzo 2017 - "Non è un problema che riguarda solo Bergamo, ma l’intero Paese. È il problema rappresentato dal decreto sugli enti locali, in questo caso parliamo delle amministrazioni provinciali che, dopo il referendum, per legge, devono avere da parte dello Stato un tot di risorse. A livello nazionale parliamo di 600 milioni di euro, 14 milioni, invece, sono quelli destinati a Bergamo. Il Governo ci sta lavorando, domani è attesa una prima decisione che dovrebbe sbloccare 300 milioni. Si tratta di soldi che noi utilizzeremo per effettuare svariati interventi, ma prima di ottenere il denaro non siamo in grado di poter approvare il bilancio. Ma nella nostra situazione si trovano tutte le Province italiane".

Così il presidente dell’ente di via Tasso, Matteo Rossi, risponde alla mozione urgente presentata dal gruppo consiliare delle Lega Nord, che chiede la convocazione urgente del consiglio provinciale per trattare l’argomento. Il documento del Carroccio porta la firma di Gianfranco Masper, Andrea Capelletti, Santo Giuseppe Minetti e Giorgio Valoti. Gli esponenti lumbard ricordano che il 18 gennaio sulla vicenda avevano già presentato una mozione urgente e, il 21 e 22 gennaio e il 26 febbraio, tre interrogazioni. Non solo. I leghisti ricordano anche che "al punto 5 dell’articolo 25 del regolamento del consiglio provinciale si legge, tra l’altro, che la risposta alle interpellanze il presidente dell’ente o il consigliere delegato debbano darla comunque nel termine di 30 giorni dal giorno del protocollo e che la normativa prevede che gli enti locali e le Province approvino il bilancio entro il 31 marzo 2017". "I 30 giorni sono ormai abbondantemente scaduti – sottolineano ancora i lumbard –; sulla stampa si legge dell’impossibilità da parte della Provincia di poter approvare il bilancio entro i termini di legge e che lo sforamento di tale termine causerebbe serie conseguenze negative all’attività dell’ente".