Violenza sessuale su studentesse, bidello condannato a 3 anni e 4 mesi

Bergamo, ragazze costrette a sculacciate e baci proibiti sul sedere

La violenza sessuale su minore è un reato grave (foto di repertorio)

La violenza sessuale su minore è un reato grave (foto di repertorio)

Bergamo, 1 dicembre 2016 - È stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale Girolamo Giametta, 52 anni, ex bidello del liceo artistico “Giacomo e Pio Manzù”, sede distaccata di via Angelo Mai, finito nei guai nel 2014, quando nove studentesse, ragazzine tra i 14 e i 16 anni (soltanto una aveva già compiuto i 18), lo avevano accusato di molestie. Il pubblico ministero Carmen Santoro aveva chiesto una condanna a tre anni e due mesi.

Secondo le denunce, “Mimmo”, come era conosciuto l’uomo all’interno dell’istituto scolastico, aveva organizzato una sorta di “associazione” con la scusa di farsi aiutare in lavoretti per sistemare la scuola. I ragazzi lo raggiungevano in un locale nel sottotetto usato come deposito e ribattezzato “torretta”. Le chiavi del locale erano a disposizione soltanto del personale Ata, di cui il bidello, data la fiducia conquistata in anni di ineccepibile servizio, era il coordinatore.

Gli studenti arruolati” dovevano pronunciare un giuramento scritto sul diario del bidello, un’agenda come quelle che regalano in banca. Alla fine, le ragazze dovevano abbassarsi i pantaloni, spostare gli slip e ricevere cinque pacche e un bacio sul fondoschiena. In almeno un caso, secondo l’accusa, sarebbe stato l’uomo a sbottonare gli indumenti alle studentesse. Il fidanzatino di una delle ragazze, lo studente oggi diciottenne che fece scoppiare il «casino», convincendo la giovane a rivelare tutto alla preside del liceo artistico, ha raccontato in aula che il giuramento che sarebbe stato imposto dal bidello aveva una formula prestabilita che prevedeva queste parole: «Nessuno fuori dal gruppo deve sapere».

Il bidello era già stato sospeso temporaneamente e in via precauzionale a novembre 2015 dalla preside del liceo Laura Ferretti. Una decisione presa dopo le segnalazioni arrivate dalle famiglie delle nove studentesse che avevano denunciato le attenzioni particolari e poco gradite ricevute dall’uomo. In futuro non potrà più svolgere il proprio lavoro a contatto con gli studenti.

Giametta, difeso dall’avvocato Fabrizio Losito, si è sempre dichiarato innocente e non si è mai spiegato come mai le studentesse lo abbiano messo in mezzo in una vicenda così scabrosa. Davanti al collegio giudicante, presieduto dal giudice Giovanni Petillo, il bidello ha sostenuto di avere sempre avuto un comportamento assolutamente corretto e che in tanti anni di servizio a scuola non ha mai fatto parlare di sè, se non per la sua precisione, puntualità e affidabilità sul posto di lavoro.