Arrestata la "zia": spacciava in bar e sale giochi

I carabinieri hanno ricostruito la rete di clienti della 43enne che aveva la sua base a Treviglio

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

Bergamo, 26 marzo 2017 - E’ stata  arrestata dai carabinieri della Compagnia di Treviglio su ordinanza di custodia cautelare per spaccio continuo di sostanze stupefacenti. Si tratta di una 43 anni, nota ai suoi clienti, coma la “zia”, che già a febbraio era finita in manette a Brembate perché trovata con un etto di hascisc nascosto nel reggiseno e tre banconote false. Per quell’episodio la donna era stata condannata dal tribunale di Bergamo a un anno e quattro mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena. Dopo quell’arresto in flagranza di reato, i militari hanno approfondito la posizione della 43enne, riuscendo così a ricostruire la fitta rete di spaccio su piazza messa in piedi dalla magrebina. La sua base era Treviglio, e da li i suoi contatti si erano estesi anche ai comuni di Calvenzano, Caravaggio, Dalmine e Fornovo San Giovanni.  

I militari hanno ricostruito complessivamente centinaia di episodi tra il dicembre 2016 e il gennaio 2017. Si tratta di cessioni di hascisc e cocaina, che avvenivano su richiesta, in prevalenza telefonica, da parte degli acquirenti che, sovente, incontravano la loro fornitrice anche all’interno di bar, sale giochi e anche lungo la via pubblica. Attraverso la certosina attività investigativa dei carabinieri della Compagnia di Treviglio, sono stati raccolti elementi a carico della 43enne tali da far emettere una ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del gip di tribunale di Bergamo.