Mix di coca e alcol: 21enne devasta pronto soccorso e cerca di rubare auto

Il giovane è stato arrestato con l'accusa di tentata rapina

Pronto soccorso  (foto di repertorio)

Pronto soccorso (foto di repertorio)

Rogno, 26 aprile 2017 - Una due giorni a base di alcol e cocaina ha mandato in tilt un 21enne di Rogno, che prima ha sfasciato la porta del pronto soccorso dell'ospedale di Lovere, poi ha cercato di rubare un'auto a Rogno e infine ha aggredito il proprietario della vettura, finendo in manette con l'accusa di tentata rapina.

Tutto inizia lunedì, quando il ragazzo, che è incensurato, assume la sostanza stupefacente mischiandola con bevande alcoliche. Un mix micidiale che gli fa perdere la trebisonda. Portato in ospedale a Lovere dal padre, una volta arrivato al pronto soccorso non si placa e inizia a dare in escandescenze, sfondando una porta e resistendo ai medici. Viene allora trasferito al nosocomio di Esine (Brescia), dove finalmente viene sedato e dopo qualche ora rimandato nell'abitazione dove vive con il padre e la madre. Ma la tranquillità dura poche ore.

Martedì il ragazzo ha una nuova crisi e il papà decide di portarlo di nuovo all'ospedale di Esine. Il figlio, però, riesce a fuggire e viene ritrovato, intorno alle 20, dopo che ha cercato di forzare la portiera di un'auto, ha aggredito, colpendolo con calci e pugni, il proprietario (5 giorni di prognosi) e gli ha lanciato contro, fortunatamente senza prenderlo, alcuni bottiglie di vetro, che ha trovato in un raccoglitore di rifiuti.

La vittima riesce a chiamare i carabinieri con il telefonino e il 21enne finisce in manette. Ieri mattina, al termine dell'udienza di convalida in tribunale, il giudice Gaetano Buonfrate, ha convalidato l'arresto e ha disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Non solo. Ha anche disposto nei confronti del giovane una visita medico-psichiatrica. I genitori del 21enne si erano detti disposti ad accoglierlo in casa agli arresti domiciliari, ma la reazione dell'imputato nei confronti della madre, ha convinto il giudice ad optare per il carcere. Il processo è stato rinviato al 22 maggio per la sentenza.