Accoltellò la compagna ma sostenne che lei aveva tentato il suicidio: condannato a 6 anni

L'episodio è avvenuto a Stezzano nel maggio 2014. La donna ferita smentì con un cenno della testa la versione del compagno di fronte ai carabinieri

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Stezzano (Bergamo), 12 luglio 2017 - Accoltellò la compagna all'addome nella loro casa di Stezzano nel maggio di 3 anni fa e subito dopo sostenne che era stata lei a tentare il suicidio. L'uomo, italiano di 46 anni, è stato condannato in abbreviato a Bergamo a 6 anni e 8 mesi di reclusione: il pm Gianluigi Dettori aveva chiesto una condanna a otto anni. Il fatto risale all'11 maggio 2014. Erano le 21,30 quando l'uomo, già noto alle forze dell'ordine per spaccio e reati contro il patrimonio, suonò ai vicini per chiedere aiuto. Intanto la compagna, ferita all'addome da una coltellata, aveva già chiamato i soccorsi. Sul posto arrivarono carabinieri, 118 e vigili del fuoco. Mentre il medico prestava le prime cure alla donna, che aveva perso molto sangue, l'uomo disse che si era ferita da sola. Parole smentite dall'allora compagna che, nonostante fosse quasi priva di forze, aveva fatto un cenno negativo con la testa. Fu portata d'urgenza all'ospedale Papa Giovanni XXIII e operata, il compagno venne arrestato per tentato omicidio.