Bergamo, 26 giugno 2014 - In mattinata, gli avvocati di Giuseppe Massimo Bossetti, arrestato per l'omicidio di Yara Gambirasio, sono entrati nel carcere di Bergamo per un incontro con il loro assistito. I legali Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni non hanno ancora sciolto la riserva sul fatto di presentare ricorso al Tribunale del Riesame di Brescia per chiedere la scarcerazione del loro assistito.

Sempre oggi, è atteso anche un colloquio tra Bossetti e la moglie, Marita Comi. La Procura nei giorni scorsi aveva dato l'autorizzazione affinche' Bossetti la incontrasse. 

Nel frattempo, proseguono indagini e accertamenti su computer, cellulari e furgone bianco. Si cerca ogni tipo di informazione o tracce di sangue o di altra sostanza organica appartenenti alla ginnasta uccisa. Se venissero trovate, potrebbero inchiodare il fermato alle sue responsabilità. Proprio riguardo il mini van, viene ripresa in considerazione la testimonianza di una signora, fatta pochi giorni dopo la scomparsa della 13enne: "Ero uscita in strada a portare la spazzatura. La mia attenzione è stata attirata da un urlo proveniente dall’interno di un furgone bianco che stava transitando in quel momento. Era una voce femminile, io ho sentito solo “...aami”, che ho interpretato come la parte finale di “lasciami”".