(Brembate Sopra) Bergamo, 30 maggio 2014 - Un piccolo monumento a Yara Gambirasio, la tredicenne rapita e uccisa nel novembre 2010, e’ stato inaugurato all’oratorio del suo paese, Brembate di Sopra. Si tratta di una stele in plexiglass da 150 chili che raffigura la sagoma di una ginnasta con all’interno alcune delle frasi scritte dalla gente sul libro lasciato su un altare della chiesa parrocchiale nei mesi successivi alla scomparsa. Sopra, la scritta “Perche’ abbia la vita in pienezza” tratta dal Vangelo di Giovanni; sotto, le date di nascita e di morte della ragazzina. E' stato il fratellino a tagliare il nastro di inaugurazione.

Il parroco don Corinno Scotti, lo ha definito non come un monumento, ma un "segno di luce per non dimenticare". Poi ha ricordato i mesi del rapimento e delle ricerche: “Abbiamo toccato con mano cosa voleva dire avere paura, una paura che ci entrava nel cuore e nelle ossa, che ci toglieva il respiro. Se le lacrime dei brembatesi fossero state di sangue a quest’ora il vicino fiume Brembo sarebbe rosso. Dio voglia che l’assassino si converta e che si costituisca”.

La stele in vetro è stata realizzata all'interno della 'Settimana della vita' promossa dall'oratorio e che proseguira' fino a domenica al motto di 'Vivere la vita come un dono'. "Non lo chiamerei monumento ma un segno di luce, di speranza e di riflessione - sottolinea il parroco - per le parti di testo che sono state inserite nel corpo stilizzato della ginnasta e tratte dai quattro quadernoni messi nella parrocchiale e sui quali la gente ha scritto riflessioni e pensieri".

Il timore di don Corinno e' che il caso Yara venga prima o poi dimenticato, senza che si arrivi a trovare il responsabile. Per questo, d'accordo con i genitori, ha fatto realizzare il monumento. "Quanto accaduto a Yara - rimarca - e' di una gravita' inaudita ed e' giusto che si lasci un segno del passaggio di Yara nella nostra comunita', in particolare nel nostro oratorio. Questo perche' faccia riflettere i ragazzi sulla morte di una loro coetanea e li aiuti a mettersi di fronte al fatto che nella vita c'e' il male, anche se genitori, preti ed educatori cercano di evitarlo. Il male fa soffrire, cominciando da ognuno di noi: quando siamo cattivi c'e' sempre qualcuno che facciamo soffrire".

"Se non aiutiamo i ragazzi a crescere col cuore buono, abbiamo fallito la nostra missione di educatori - conclude don Corinno -. Io personalmente penso che se Yara non ci aiuta ad essere piu' buoni, ha vinto l'assassino". La stele e' stata collocata dalla ditta Lav di Orio al Serio, con la collaborazione degli alpini. Il monumento e' composto da tre vetri temperati con la scritta in alto la frase 'Perche' abbiate la vita in pienezza', tratta dal Vangelo di Giovanni. L' opera e' dell'architetto Carmelo Brembilla, che ha voluto rappresentare la silhouette di un'atleta di ginnastica artistica mentre s'impegna e si diverte nel suo sport preferito. L' immagine e' racchiusa in uno spazio delineato da tre archi, una forma che si spinge verso l'alto, che crea dinamicita' e, nella sua irregolarita', contiene ogni sfumatura della vita.