Bergamo, 6 maggio 2014 - Era stato arrestato il 28 aprile dai carabinieri in via Carducci: G.V., 35 anni, tifoso dell’Atalanta conosciuto nell’ambiente degli ultrà con il soprannome di “Espinal” (nel settembre 2009 fu arrestato per gli scontri dopo la partita Atalanta-Catania, per i quali è stato condannato a 1 anno e 6 mesi, ridotti a 1 anno e 2 mesi in appello), aveva consegnato spontaneamente ai militari 0,90 grammi di hascisc e 0,60 di marijuana. Ieri, nel corso del processo, assistito dagli avvocati Federico Riva e Andrea Pezzotta, si è difeso affermando che la droga era per uso personale. «Non ho mai spacciato».

A sostegno di questa affermazione ha dichiarato di essere di religione Rasta, cioè del Rastafarianesimo, i cui seguaci utilizzano la marijuana come erba medicinale, ma anche come erba meditativa. L’avvocato Pezzotta, nel chiedere la sua assoluzione, ha presentato una sentenza della Corte di Cassazione che in un caso simile ha assolto un ragazzo per il possesso di 100 gr di marijuana. Il giudice Gaetano Buonfrate ha rinviato il dibattimento al 7 luglio, anche perchè i legali dell’ultrà  hanno chiesto di modificare l’eventuale condanna in lavori di pubblica utilità presso qualche ente che si sono impegnati a reperire.

di Michele Andreucci