Bergamo, 27 aprile 2014 - Il giorno tanto atteso è arrivato. Campane a festa e forte emozione a Sotto il Monte, paese natale di papa Roncalli, dopo la sua proclamazione a Santo. Un momento che tutti i cittadini aspettavano da anni perché per loro Giovanni XXIII era già santo. Insieme a lui, innalzato agli onori degli altari in questa domenica, papa Wojtyla.

SGUARDI AI MAXISCHERMI - Dalle prime ore del mattino il paese è stato chiuso al traffico e i fedeli hanno dovuto lasciare le macchine nei parcheggi appositi. Dai paesi vicini in gruppi sono arrivati a piedi. Nonostante una lieve pioggia di prima mattina, alle 10, iniziata la celebrazione, il cielo si è leggermente schiarito. Numerosissime le persone davanti ai maxischermi allestiti in città per seguire in diretta le celebrazioni di piazza San Pietro: circa cinquemila. La proiezione è stata seguita dalla chiesa parrocchiale: 450 posti proiezione in 3Ddella diretta Sky, dal santuario, dal palatenda e dal Giardino della pace. Un esercito di 280 volontari sono a continua disposizione di tutti i pellegrini. 

Tra le migliaia di persone a Sotto il Monte sono arrivati anche Giorgio Gori, candidato sindaco a Bergamo, con la moglie Cristina Parodi. I coniugi hanno assistito alla diretta tv nel maxischermo allestito nella chiesa parrocchiale, dove la visione era possibile in 3D. Gori ha anche scritto su Twitter di esser molto felice di essere a Sotto il Monte. ''Felice d'essere oggi a Sotto il Monte - ha postato -, in un giorno speciale per tutti i bergamaschi''. Attraverso Twitter ha comunicato la sua presenza anche Cristiano Malgioglio.

"È un momento di grande commozione per tutti noi - ha detto monsignor Davide Pelucchi, vicario generale della diocesi di Bergamo -: lo stile di vita di questi due Papi e soprattutto, per noi, di Giovanni XXIII, invoglia a sacrifici e a fare del bene". E ancora: "Oggi Sotto il Monte è simile a un grande giardino, non solo per gli addobbi di fiori e bandiere, ma per la compostezza dei fedeli raccolti insieme". Poi, ha rivelato: "Sono molto legato a Giovanni XXIII perché ho deciso di entrare in seminario a otto anni, quando questo Papa è morto e ho visto molte persone commosse per la sua grandezza del cuore. E così, ho scelto di provare a dare la mia testimonianza, a far conoscere il Signore e ad amare gli altri".

 

LA PROCLAMAZIONE A SANTO - Nella chiesa parrocchiale un religioso silenzio ma denso di commozione, che si è rotto con un primo applauso quando Papa Francesco si è recato a salutare Benedetto XVI e i due papi si sono abbracciati. Papa Ratzinger sorrideva. Papa Francesco si e' recato a salutare il predecessore subito dopo aver baciato l'altare. Un secondo applauso poco dopo l'ingresso della delegazione di Sotto il Monte con i parenti di papa Roncalli (presente il fratello Beltramino) e il sindaco Eugenio Bolognini.  Al termine della cerimonia a Roma una delegazione di sei persone incontrera' Papa Francesco per donargli un reliquiario appositamente realizzato dallo scultore Carlo Balljana. Lo stesso che ha appena terminato un monumento a Papa Giovanni di pietra e bronzo alto tre metri, largo tre e lungo quattro e mezzo commissionato dal Comune. Terzo applauso quando papa Francesco ha proclamato la formula latina della canonizzazione e gli è stato consegnato il reliquiario del santo (un pezzetto di pelle)  da don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Giovanni XXIII,

LA RELIQUIA DI GIOVANNI XXIII - Il reliquiario di Giovanni XXIII è stato riprodotto a immagine di quello della beatificazione di Giovanni Paolo II, lo stesso utilizzato anche oggi per la canonizzazione del papa polacco. Sul fondo il reliquiario di Roncalli reca una legenda che recita: canonizzato da Papa Francesco - domenica 27 aprile 2014 - essendo vescovo di Bergamo S.E.R. Mons. Francesco Beschi. La scritta è circolare ed inizia con lo stemma di papa Francesco, mentre sulla borchia di chiusura centrale è stato inciso lo stemma del vescovo di Bergamo. Si tratta di un’opera in bronzo argentato e dorato, eseguita a mano in tecnica mista: modellazione e fusione in cera persa, tornitura e montaggio al banchetto, alto 41 cm. pesa 2,250 chilogrammi. Ogni singolo pezzo è modellato in cera, fuso in cera persa e rifinito a mano, poi vengono montati i numerosi pezzi uno ad uno a formare i tralci intrecciati, il fondo è tornito ed assemblato a vite, poi tutto viene lucidato e argentato e dorato. In ultimo, è stata montata la reliquia all’interno del la campana di protezione. Completa l’opera un astuccio in floccato e raso bianco, arricchito con lo stemma del santo.

 

"UOMINI CORAGGIOSI" - "Sono stati due uomini coraggiosi", ha detto papa Francesco nell'omelia, "e hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bonta' di Dio, della sua misericordia". Per il Pontefice, i santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II "hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria. la fisionomia che le hanno dato i santi nel corso dei secoli". Secondo Bergoglio, infatti, "sono proprio i santi che mandano avanti e fanno crescere la Chiesa". Papa Roncalli, ha proseguito, nella convocazione del Concilio "ha dimostrato una delicata docilita' alla Spirito Santo". Karol Wojtyla, invece, e' stato "il Papa della famiglia", come lui stesso voleva essere ricordato.

 

PROCESSIONE, MESSA E FUOCHI D'ARTIFICIO - La giornata di festa per Sotto il Monte non si chiude con le celebrazioni di Roma.  Terminata la diretta tv tutti coloro giunti a Sotto il Monte si sono riversati per le strade del paesino bergamasco in festa dirigendosi verso i luoghi del pellegrinaggio legati a Giovanni XXIII la sua casa natale (FOTO), il Giardino della pace, la casa-museo Ca'Maitino (FOTO). Tutte le strade sono state invase da nastri e fiocchi bianche e gialli. Intorno alle 16.30 è iniziata nella chiesa di San Giovanni Battista la messa di ringraziamento, con la partecipazione di migliaia di persone. Una presenza e una devozione costante, dice Jimmy Schiavi, direttore della Casa del Pellegrino, che sottolinea come Papa Giovanni non sia scoperto solo in occasioni speciali come la canonizzazione, ma come verso di lui ci sia un interesse continuo. Nel pomeriggio anche una processione alla statua di Giovanni XXIII, una messa, al Palatenda il musical 'Johannes XXIII' prodotto dalla parrocchia e alle 22, i fuochi artificiali.

di Marion Guglielmetti e Gabriele Moroni