Fornovo San Giovanni, 24 aprile 2014 - Per quasi tutta l’estate del 2013 era stata costretta a subire i maltrattamenti e le angherie del marito, un 34enne con precedenti per droga, che l’aveva minacciata più volte con frasi del tipo «ti taglio la gola», accusandola di tradirlo. La donna, un’immigrata marocchina di 29 anni, prima aveva denunciato il coniuge, dal quale aveva avuto una bambina, ma successivamente aveva ritirato la querela. Il procedimento nei confronti dell’uomo per maltrattamenti era però andato avanti, in quanto perseguibile d’ufficio. Ieri era in programma il processo in abbreviato davanti al gup Alberto Viti. A sorpresa la donna si è presentata in compagnia del marito e ha voluto rilasciare delle dichiarazioni spontanee: «I fatti contestati sono avvenuti, ma lui aveva ragione a trattarmi così: avevo un’amante. Ma adesso siamo tornati ad andare d’accordo». Il gup ha assolto l’uomo dall’accusa di maltrattamenti, non ritenendo sussistenti le contestazioni, e da quelle di minacce e ingiurie per remissione di querela da parte della donna.

di Michele Andreucci