Bergamo, 22 aprile 2014 - Collocare un monumento in memoria di Giovanni XXIII nel viale che porta il suo nome e inaugurarlo in occasione della sua canonizzazione sembra il giusto omaggio. E invece, vuoi per la fretta di annunciarne la collocazione, vuoi per la mancanza di coinvolgimento di tutte le parti in causa (Fondazione Papa Giovanni e Soprintendenza in primis), ne è uscito un grosso pasticcio.

Un pasticcio nato proprio a Sotto il Monte, dove il vicesindaco di Bergamo Gianfranco Ceci si trovava a rappresentare il Comune alla firma del protocollo di intesa fra Regione, Provincia, Comune di Sotto il Monte e Diocesi per decidere e formalizzare gli stanziamenti a favore delle iniziative per i pellegrini nell’anno della canonizzazione di papa Roncalli.

Ceci annuncia la collocazione davanti alla Chiesa delle Grazie, in pieno centro città e nella via dedicata al pontefice bergamasco, e l’inaugurazione, prevista l’11 maggio, di un monumento di oltre 20 tonnellate di peso in pietra e bronzo, raffigurante un papa Giovanni XXIII di 2 metri di altezza tra due bambini di un metro e mezzo di altezza che liberano una colomba e due steli di 3 metri recanti citazioni e passi dal “discorso alla luna” e dall’enciclica Pacem in Terris.

Un monumento a colui che ha portato Bergamo nel mondo, in effetti, manca. Ne era già stato realizzato uno, affidato allo scultore veneto Carlo Balliana, in arte Balljana, l’artista dei papi, e che doveva trovare collocazione nei giardini antistanti il Comune, poco lontano dal monumento alla resistenza di Manzù, per intendersi.

Ma la statua finì in prestito al nuovo ospedale della Trucca e lì è rimasta: si è scelto quindi di realizzarne un’altra, sempre avvalendosi dell’opera di Balljana. Ed ecco l’idea del mastodontico monumento da 20 tonnellate: costo 150mila euro almeno, ma alla copertura finanziaria penseranno degli sponsor (pare che 4 già ci siano) e poi, se dovesse mancare qualcosa, si penserà ad una pubblica sottoscrizione. Ma nessuno ha pensato di avvisare la Soprintendenza e di coinvolgere la Fondazione Papa Giovanni: Giuseppe Napoleone ha appreso la notizia leggendo i giornali, mentre la Fondazione, interpellata solo due mesi fa a monumento praticamente concluso, ha contestato la mancata collaborazione e il concept stesso del monumento.

Il sindaco di Bergamo Franco Tentorio si è trovato nella situazione spiacevole di dover sconfessare il suo vice. La statua si farà, dicono, ma i tempi si allungheranno, ovvio, mentre Balljana ha continuato a lavorare incessantemente e di corsa per rispettare la scadenza dell’ 11 maggio. Quello che potrà essere ammirato nel frattempo nella chiesa delle Grazie è solo il reliquiario, l’altra iniziativa pensata in occasione della canonizzazione, e che sarà donato a papa Francesco. Un po’ poco, ma almeno in questo caso non si è scontentato nessuno.