Bergamo, 12 settembre 2013 - All’alba i carabinieri della Compagnia di Bergamo hanno eseguito quattro arresti nei confronti di due donne e due uomini, accusati di estorsione e circonvenzione di incapace. Le indagini, concluse lo scorso agosto, hanno permesso di far luce su due casi in particolare in cui le vittime, due 60enni, erano state prima adescate da un prostituta e successivamente costrette, dietro violenze fisiche e psicologiche da parte della stessa prostituta e dei suoi complici, a consegnare agli stessi aguzzini somme di denaro con cadenza giornaliera, fino addirittura ad obbligare un uomo a mendicare ogni giorno.
Nel novembre 2012, una delle vittime, invalido civile, si presentava presso la stazione Carabinieri di Bergamo Principale, unitamente alla sorella, per sporgere una denuncia querela nei confronti di tale Veronica ed altri due individui. Questi ultimi lo avevano adescato nel quartiere Malpensata di Bergamo e, dietro minacce di percosse e ritorsioni fisiche, erano riusciti a farsi consegnare in più tranche la somma complessiva di circa 8mila euro con la vana promessa di restituzione entro un mese. L’accanimento nei confronti dell’uomo però si era interrotto grazie all’intervento della sorella.
Nel mese di aprile 2013 la madre di un’altra vittima, un 65enne vedovo, si è presentata presso gli Uffici della Polizia Locale di Bergamo, per sporgere una denuncia querela nei confronti di persone conviventi con il loro congiunto, accusate di minacce e circonvenzione di incapaci. Nel corso delle indagini, condotte anche con la collaborazione di personale della Polizia Locale di Bergamo, si è accertato che l’uomo, costretto ad ospitare nel proprio appartamento gli indagati, ogni mese doveva consegnare la propria pensione ammontante a circa 900 euro, e quotidianamente era obbligato a mendicare dando i proventi ai malfattori. La vittima, nonostante il fisico debilitato e l’intensa calura estiva, è stato spesso privato del mangiare e del bere.
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