Ponte San Pietro, 20 aprile 2013 - Era gelosissimo della compagna, una casalinga di 56 anni. Non voleva nemmeno che la donna andasse da sola in piscina per paura che altri uomini la vedessero in costume. E se lei osava ribellarsi la minacciava di morte e la picchiava colpendola con schiaffi e morsicandola. Una vera ossessione che è costata 1a condanna a 1 anno di reclusione per maltrattamenti in famiglia a un muratore di 55 anni, di Ponte San Pietro. La sentenza è stata pronunciata dal gup Raffaella Mascarino in abbreviato, rito alternativo che consente di ottenere lo sconto di un terzo sulla pena.

Tutto inizia nel 2005, quando il ménage familiare, dopo decenni di convivenza, mostra le prime crepe. Secondo le accuse, l’uomo minaccia più volte di morte la donna e in un caso, il 29 novembre 2009, dopo l’ennesima sfuriata, le impedisce di chiamare i carabinieri. In una delle sue denunce la 56enne racconta che stava passeggiando con un’amica, quando il compagno era arrivato in auto tentando di investire entrambe. Le due erano riuscite a schivare l’urto, ma lui era sceso con una mazza e aveva accennato a colpire la donna alle gambe.

Quest’ultima ha anche raccontato che il compagno, quando si svegliava di notte, pretendeva rapporti sessuali minacciando, in caso contrario, di rompere suppellettili e mobili. Lei si era dichiarata esasperata già nel 2005, quando dopo un litigio in casa erano arrivati i carabinieri. La donna aveva confessato che sarebbe andata volentieri a vivere sola, ma non aveva i mezzi economici necessari, in quanto disoccupata. La questione economica è invece l’arma utilizzata dalla difesa del 55enne, che accusa la compagna di aver in pratica spolpato l’uomo dal punto di vista economico. E quando lui aveva perso il lavoro erano iniziate le sue insofferenze. L’imputato ha solo ammesso qualche parola di troppo nei confronti della donna.

di M. A.