Urgnano, 31 marzo 2013 - Prima il cane pastore tedesco ucciso una settimana fa con un colpo alla testa esploso da un fucile da caccia e poi abbandonato in un campo della frazione Basella, dove erano stati scoperti resti di animali ammazzati e fatti a pezzi. Adesso il caso dei gatti avvelenati in paese con il liquido antigelo utilizzato per i radiatori delle auto. Teatro di questi fatti, che vanno avanti da oltre un anno, è Urgnano, nella Bassa Bergamasca. L’ultimo episodio è accaduto pochi giorni fa, quando un felino è rientrato a casa dai suoi proprietari, dopo aver girovagato nelle vie intorno, e ha iniziato a stare male, accusando vomito e forti dolori addominali, che in poco tempo si sono trasformati in impossibilità totale di urinare.

L’animale è stato portato immediatamente dal veterinario, ma è deceduto per una progressiva insufficienza renale. Così come è successo agli altri gatti morti nelle scorse settimane. Nell’ultimo caso, però, la carcassa è stata consegnata alle guardie del Corpo Forestale dello Stato di Curno che, alla luce dei casi precedenti, l’hanno portata all’istituto di igiene profilassi dell’Asl di Bergamo per sottoporla ad esami tossicologici specifici. Il sospetto delle guardie è che anche questo gatto sia stato avvelenato da glicole etilenico, la sostanza antigelo usata per i radiatori delle automobili.

La sostanza, unita a semi di frumento e a cibo per animale, è stato rinvenuto nello stomaco di un gatto selvatico trovato sul ciglio di una strada alcune settimane fa e deceduto in maniera molto lenta e dolorosa, dopo essere stato portato nell’ambulatorio del veterinario. Sorte analoga era toccata anche a due cagnolini, che stavano tornando dalle campagne di Basella. Quello che è sicuro è che a Urgano e nella frazione di Basella negli ultimi mesi si stanno verificando episodi macabri, che vedono vittime innocenti alcuni animali. Il sospetto degli uomini del Corpo Forestale dello Stato è che ci sia qualcuno del paese che sta eliminando cani e gatti, ma il movente è per ora un mistero.