di Gabriele Moroni

Bergamo, 10 marzo 2013 - Ha portato per primo il Dna in un’aula di tribunale, al processo per l’uccisione della piccola Cristina Capoccitti a Balsorano. Ha indagato sull’omicidio di via Poma e quello di Perugia. Giuseppe Novelli è direttore del dipartimento di genetica medica del Policlinico di Tor Vergata a Roma. Come consulente degli inquirenti nelle indagini per la morte di Yara Gambirasio, si è occupato con il ricercatore Emiliano Giardina dei calcoli biostatistici che hanno confermato la validità della «pista di Gorno» e suffragato l’ipotesi che Giuseppe Guerinoni, l’autista di corriere morto a 61 anni nel 1999, possa essere il padre biologico di «ignoto 1»: l’assassino o comunque la persona di sesso maschile che ha lasciato impresso il suo codice genetico sugli indumenti di Yara.

Professor Novelli, come avete lavorato?
«Abbiamo lavorato sui profili dei Dna isolati da carabinieri e polizia. Sono stati tutti comparati con quello del cosiddetto “ignoto 1” fino a quando non è stata trovata la parziale compatibilità fra il Dna di un parente di Guerinoni e quello su Yara. Poi si è esaminato il Dna di Guerinoni».

Con quali risultati?
«Combaciava in molti punti, non in tutti».

Come è entrato il calcolo biostatistico?
«Il calcolo biostatistico serve per attribuire, una volta trovato un certo profilo, a una persona o a un gruppo di persone imparentate fra loro, in una certa area geografica. Tutti i dati hanno confermato che il Dna con le caratteristiche di quello di Guerinoni è compatibile con un ceppo familiare di persone presenti in quell’area».

Come si è pensato a un figlio illegittimo?
«Quando si è visto che il Dna dei due figli maschi di Guerinoni non era compatibile, ci si è posti la domanda: di chi è? In teoria si sarebbe potuto pensare a un fratello, ma gli inquirenti lo hanno escluso. L’ipotesi più probabile, scaturita dal calcolo, ha suggerito l’ipotesi di un possibile figlio illegittimo. Quello della illegittimità è un fenomeno presente in tutto il mondo. Le statistiche dicono che negli Stati Uniti la pecentuale varia fra il 3 e il 5 per cento. Uno studio recente parla per la Svizzera di una percentuale del 10 per cento».

Giuseppe Guerinoni è sicuramente il padre di «ignoto 1»?
«Il Dna di “ignoto 1”
appartiene con una probabilità di oltre il 99 per cento a una persona imparentata in primo grado con Guerinoni».

gabriele.moroni@ilgiorno.net