Dalmine, 19 novembre 2012 - Grazia a Vallanzasca, continuano le polemiche. Dopo la presa di posizione del sindacato di polizia arriva la dura reazione della vedova del maresciallo della stradale Luigi D’Andrea. Il giovane carabiniere fu ucciso a Dalmine nel 1977. La moglie del maresciallo ha oggi ha ribadito la sua contrarieta’ alla concessione della grazia a Renato Vallanzasca spiegando che il bel René "’non ha mai dato segnali positivi, anzi li ha dati in negativo’’.

Gabriella Vitali, ha chiesto che non fosse fatto ‘’il nome dell’assassino di mio marito’’. Poi, in seguito alle domande ha detto che da parte dell’ex capo della mala milanese "non ci sono mai stati segnali positivi’’. ‘’Non ha mai chiesto scusa" ha detto la vedova D’Andrea. Gabriella Vitali presente oggi alla conferenza stampa indetta per presentare la nascita dell’Associazione Maresciallo Luigi D'Andrea intitolata a suo marito perchè colpito a morte insieme all'agente Roberto Barborini il 6 febbraio 1977 proprio per mano di Vallanzasca ha riaffermato a gran voce: "Oggi non voglio neanche nominare il nome di chi ha ucciso mio marito, preferisco parlare dell'associazione istituita per ricordare tutti coloro che sono caduti nell'adempimento del loro dovere: per un giorno parliamo solo di cose belle, consapevoli comunque che non può esserci grazia per chi non riconosce almeno di aver sbagliato chiedendo perdono".

L'Associazione Maresciallo Luigi D'Andrea ha come obiettivo la promozione del ricordo delle vittime e la promozione della legalita' soprattutto nelle scuole, il sostegno alle Forze dell'Ordine e l'organizzazione di iniziative su temi quali la giustizia e la certezza della pena. All'iniziativa ha aderito anche Matteo Oriani, parente di Margherita Magello, uccisa a coltellate a 24 anni nel 1976 (per l'omicidio venne condannato Massimo Carlotto, al quale fu concessa la grazia dal presideente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro) e il sindaco di Dalmine Claudia Terzi. E lo stesso Oriani si è espresso sulla questione del "Bel Renè": "E' giusto concedere la grazia a un assassino che non ha chiesto perdono ai familiari delle vittime? Spetta allo Stato o ai familiari delle vittime concedere il perdono?''.