Bergamo, 18 ottobre 2012 - Un progetto sociale e di sicurezza, che ha l’obiettivo di avvicinare i senza fissa dimora e di dissuaderli dall’utilizzare come dormitorio i numerosi convogli fermi in stazione e convincerli ad usare alcune strutture di accoglienza sparse sul territorio: l’ex caserma Galgario e l’Albergo Popolare a Bergamo e una casa a Torre Boldone. Per risolvere i problemi relativi alla sicurezza da domani alla stazione ferroviaria arrivano le guardie giurate di Securitalia e Ivri. Il protocollo d’intesa, che vede coinvolte Prefettura, Questura, Comune, Asl, Regione Lombardia, Caritas e Trenord, è stata presentata ieri mattina nell’Ufficio di Gabinetto del prefetto Camillo Andreana.

I vigilantes operativi saranno da sei a otto, entreranno in azione tutti i giorni della settimana, dalle 21 alle 6 del mattino e andranno ad affiancare, per garantire la loro incolumità, gli operatori di Caritas, Nuovo Albergo Popolare e Servizio Esodo, già operativi da giorni dalle 22,30 alle 2. Il costo delle guardie giurate, 88mila euro, è stato finanziato da Trenord. Negli ultimi giorni gli educatori sono entrati in contatto con 48 persone che vivono e gravitano nella zona della stazione. «Ma il loro numero - ha sottolineato don Claudio Visconti, direttore diocesano della Caritas - è destinato ad aumentare con l’arrivo della stagione invernale e del freddo. La difficoltà principale di questo progetto è di convincere le persone a seguirci e a fidarsi di noi».

Soddisfatti il prefetto, Camillo Andreana, e l’amministratore delegato di Trenord, Giuseppe Biesuz. «Si tratta - ha spiegato ieri Andreana - di un’iniziativa importante, perchè vede il coinvolgimento di tutte le istituzioni e perchè risponde alle sollecitazioni da esse espresse espresse».
«Trenord - ha invece ricordato Biesuz - ha raccolto l’appello lanciato dal prefetto e si è immediatamente attivata. Il progetto durerà tutto l’inverno, ma proseguirà anche oltre se ci venisse chiesto di prolungarlo». «Trarremo tutti beneficio da questa iniziativa - ha concluso l’assessore comunale ai Servizi Sociali, Leonio Callioni - abbiamo intenzione di mantenere a lungo questa coesione tra le varie istituzioni, in modo da poter gestire il fenomeno dei senza fissa dimora alla stazione ferroviaria. Il dialogo tra di noi è importantissimo».

di Michele Andreucci