Brembate, 18 settembre 2012 - E' stato estratto da una marca da bollo su una vecchia patente il Dna di un uomo di Gorno sposato e padre di due figli, morto a 61 anni nel 1999 che sarebbe simile a quello ritrovato sul corpo di Yara Gambirasio, la ragazzina scomparsa da Brembate il 26 novembre del 2010 e poi ritrovata morta tre mesi dopo a Chignolo d'Isola, in provincia di Bergamo.

Un Dna che, comparato con il nucleo famigliare dell'uomo, seguendo quella che è diventata ormai famosa come 'Pista di Gorno' non ha portato ad alcun risultato; da qui l'ipotesi degli investigatori che esista un figlio illegittimo: ipotesi anche questa già affrontata dal novembre scorso ma che, anche in questo caso, non ha ancora sortito risultati.
Alla vecchia patente gli investigatori sono arrivati seguendo una lunga pista partita dalle tracce biologiche isolate sugli abiti della studentessa. Dai successivi prelievi di saliva a decine di migliaia di persone in tutta la provincia, era emerso che il frequentatore di una discoteca della zona aveva un profilo genetico simile a quello dell'assassino. Tutti i suoi familiari erano stati sottoposti al test, senza esiti corrispondenti al cento per cento. Successivamente si era giunti a un parente di Frosinone, il cui profilo anche in questo caso non è identico.

Giorgio Portera, consulente dei genitori di Yara, dubbioso che quella di Gorno sia la pista giusta, a questo punto suggerisce la riesumazione dei resti dell'uomo per poter fare un confronto diretto.