Bergamo, 26 giugno 2012 - “L’euro non crollera’ e anche la Germania ha tutto l’interesse a mantenere in vita la moneta unica”. E’ quanto ha sostenuto l'ex presidente del consiglio Romano Prodi intervenendo al 41° convegno ‘Verso una nuova economia globale’ organizzato dall’Istituto Iseo a Sarnico (Bergamo). L’ex premier ha partecipato a un dibattito con il premio Nobel per l’Economia 2010, Peter Diamond.
‘’Se crollasse l’euro - ha detto Prodi davanti ad una platea di 80 studenti - la Germania non potrebbe più contare sull’avanzo della bilancia commerciale che la sta arricchendo. L’ultimo è stato di ben 297 miliardi di euro, un importo incredibile, originato da un export destinato al 50% in Europa. La vera Cina è la Germania. E se l’euro fallisse, Volkswagen e Bmw non potrebbero più vendere le auto come ora. Il tasso di cambio, tra un euro forte tedesco e uno debole italiano, potrebbe oscillare tra 1,5 e 2,2 e per le vendite germaniche sarebbe una disfatta’’.
‘’La comunità economica e finanziaria di Berlino - ha aggiunto Prodi - è orientata a supportare la moneta unica, non così lo è il mondo politico che, da quattro-cinque anni a questa parte, sostiene che ‘non si possono dare i soldi ai meridionali e ai lazzaroni’, cioè a noi".