Stezzano, 1 giugno 2012 - "Ambassador of good will”. Andrea Ravizza ha 12 anni, e anche se non ha mai visto l’Africa è molto conosciuto in Somalia, a Galkayo nella regione del Puntland. Lì la sua foto campeggia davanti all’ingresso della Pediatria, a lui intitolata, con sotto una targa di ringraziamento. Questo ragazzo di Stezzano, un comune di quasi 13 mila anime nella Bergamasca, per i somali del Puntland è un baby-mecenate a cui rendere onore, con tanto di visita ufficiale del ministro della Sanità e consegna di pergamena durante una cerimonia allestita in grande stile a scuola.

Da quando aveva 5-6 anni Andrea rinuncia ai regali che di solito si ricevono per i compleanni, a Natale nel giorno di Santa Lucia, in occasioni speciali come la prima comunione. Fa convertire l’equivalente in dollari dal papà e li spedisce, destinazione Puntland. A oggi ha inviato 6 mila euro: soldi che i camici bianchi somali hanno trasformato in strumenti salvavita per i piccoli pazienti dell’ospedale regionale di Galkayo, a 200 chilometri da Mogadiscio, e che sono serviti persino per ristrutturare l’intera ala che ospita la Pediatria. Con le paghette di Andrea sono stati comprati letti, montati infissi in alluminio, vetri e porte che fino a quel momento erano un miraggio. Ora i bambini del Puntland hanno un luogo dignitoso dove curarsi.

E per il piccolo bergamasco si è mosso persino il ministro della Sanità del Puntland, Ali Abdullahi Warsame, che accompagnato dal neurochirurgo Mohamed Jama Salad, presidente della Puntland medical association, ha voluto insignire Andrea del titolo di ‘Ambassador of good will’. La cerimonia si è tenuta oggi nella scuola media Francesco Nullo di Stezzano. Vi ha partecipato persino il sindaco ed è stato proiettato un filmato per mostrare ai compagni di Andrea il ‘miracolo delle paghette’. Diretto a Ginevra per un convegno mondiale, il rappresentante politico del Puntland ha deciso di fare una tappa in Lombardia, principalmente per premiare Andrea.