Bergamo, 16 aprile 2012 - Ha vissuto momenti di paura la prostituta romena di 21anni, rapinata da tre individui, che dopo averla minacciata le hanno sottratto 130 euro. Forse l’incasso della sua giornata trascorsa lungo i marciapiedi di via delle Valli. L’episodio è accaduto nella notte tra sabato e domenica. La lucciola, finita nelle mani dei malviventi, è una delle tante arrivate nella Bergamasca con l’illusione di trovare un lavoro, che non fosse quello della strada, con cui guadagnare denaro da inviare ai parenti.

Quella sera si trovava dalle parti di un distributore di benzina. Era la sua postazione dove attendere i clienti. A un certo punto si è presentato un individuo in auto che l’ha avvicinata. I due hanno parlato, concordando il tipo di prestazione e il prezzo. Poi la romena è salita sull’auto del cliente e si sono appartati in una zona nelle vicinanze del distributore, ma lontano dagli occhi indiscreti degli automobilisti di passaggio. A questo punto lo scenario all’improvviso è mutato. Secondo il racconto fornito ai carabinieri dalla prostituta, mentre si trovava in auto con l’uomo, a un certo punto, dall’oscurità sono spuntate altre due persone, complici del cliente che l’aveva abbordata.

La giovane, vista la nuova situazione che si era venuta a creare, ha temuto al peggio, cioè che i tre le volessero farle del male. I rapinatori l’hanno minacciata a parole, l’hanno strattonata per costringerla a consegnare i soldi che aveva con sè. Poi, prima di lasciarla sul posto, si sono portati via anche il giubbotto che indossava la prostituta. I tre sono fuggiti in auto, facendo perdere le proprie tracce.

Fortunatamente, però, non le hanno preso il cellulare, ed è stata la sua fortuna perché grazie al telefonino la 21enne è riuscita ad allertare i carabinieri di Bergamo che l’hanno subito raggiunta e soccorsa. Ora sono in corso le indagini da parte dei militari per riuscire a individuare gli autori della rapina. A questo riguardo, un contributo importante lo potrà fornire proprio la giovane che ha visto in faccia i suoi aguzzini. E grazie al suo racconto gli investigatori potranno indirizzare le ricerche.