Vilminore di Scalve, 20 novembre 2011 - I tempi, per una volta, sono stati rispettati. Domani alle 10.30, nelle sale del Palazzo Pretorio di via Acerbis 2, a Vilminore di Scalve, dove sorge la sede della Comunità montana Valle di Scalve, verranno presentati ai cittadini i risultati dei lavori di riqualificazione sul primo lotto (dei tre complessivi) della via Mala, la storica strada di collegamento con la Val Camonica al centro di un ampio progetto di rilancio turistico e culturale.


All’evento interverranno il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, e quello dell’ente montano, Guido Giudici, che, con il sostegno della Regione Lombardia, hanno stretto una partnership per condurre in porto l’ambizioso piano di intervento. «Viviamo nel cuore di un gioiello naturalistico come le Orobie – sottolinea il presidente uscente della Comunità montana, Franco Belingheri – ma spesso non è facile riuscire a cogliere tutte le opportunità. La scelta di scommettere sulle potenzialità della via Mala rappresenta proprio una sfida in questo senso: far leva sulle bellezze del nostro territorio per farlo conoscere di più sia ai bergamaschi sia a chi arriva da fuori».


Il cantiere del primo lotto, per un investimento di circa 2 milioni e 400mila euro, ha coinvolto il cosiddetto “tratto del Vallone” ed è stato finalizzato alla realizzazione delle prime opere connesse più direttamente alla valorizzazione dei luoghi, anche attraverso la messa in sicurezza dell’area: in particolare, è stato creato un percorso che permette di lambire il greto del fiume Dezzo e di raggiungere poi la “cascata di travertino”, una delle peculiarità geologiche della valle. Inoltre il progetto ha consentito pure il posizionamento di un balcone panoramico a sbalzo, che offre una visione complessiva dell’orrido della Via Mala.

«La sistemazione del Vallone – sottolinea Belingheri - rappresenta, nel contesto della via Mala, il primo “passo funzionale” e si configura quale luogo organizzato di sosta lungo il percorso, occasione per far interagire i turisti, con il nuovo polo attrattivo della valle, iniziando quindi un’importante opera di divulgazione di ciò che il territorio custodisce. Il ripristino del tratto favorirà, inoltre, un facile accesso a quello successivo, denominato “le Capanne”, unico per le caratteristiche suggestive del canyon, presentandosi sotto forma di strada scavata nella roccia con uno strapiombo di 80 metri sopra il fiume Dezzo».


«La filosofia che ha dato anima al progetto – osserva l’architetto Alessandro Beber, che lo ha curato insieme ai colleghi Giancarlo Beltracchi e Franco Bonetti e sarà presente alla cerimonia di domani e alla successiva visita sul posto - si fonda sulla volontà di risolvere le problematiche legate alla sicurezza tramite elementi architettonici, che, da un lato, si pongono come soluzione ad esigenze di tipo pratico e, dall’altro si inseriscono nel paesaggio, integrandosi con esso ed arricchendolo. Tutti gli interventi sono stati finalizzati alla valorizzazione di ciò che già era preesistente, a garantire la percorribilità del tracciato, in particolar modo per quanto attiene i mezzi soccorso, e ad attuare soluzioni che implichino bassi costi di manutenzione».


Sempre domani, inoltre, in concomitanza con la presentazione del completamento dei lavori del primo lotto, conclusisi peraltro già nello scorso ottobre, verrà attivato pure il sito Internet www.viamala.net che permetterà ai navigatori di Internet, o più semplicemente a quanti desiderano costruirsi a tavolino un itinerario in mezzo alle meraviglie della valle, di conoscere da vicino, attraverso immagini e proposte di percorsi, tutto il fascino della via Mala. Soddisfatto il presidente della Provincia, Ettore Pirovano: «Mettere l’accento su splendide opere d’arte della natura o create dall’uomo è importante – dice - La nostra ambizione è di portare questa bellezza anche in Europa per chiedere di farla diventare monumento europeo. E’ un percorso importante per l’economia di queste zone, ma anche per quella dell’intera Bergamasca».