Bergamo, 20 luglio 2011 - Il Consiglio Comunale della città orobica ha approvato a maggioranza la cosiddetta legge "anti-kebab". Il provvedimento è passato con i voti favorevoli di Pdl e Lega. Il centrosinistra ha votato contro, astenuto il consigliere comunale dell’Udc. Si tratta della norma introdotta dalla Regione attraverso la quale i Comuni hanno la possibilità porre dei vincoli all’apertura degli esercizi commerciali nella zona dei centri storici. Calandosi nel concreto nella città di Bergamo si tratta si tratta di una variante urbanistica che interesserà specialmente la zona di città alta.

 

Infatti proprio nel borgo storico qualche anno fa un kebab era già stato aperto nonostante le proteste Carroccio. Il  proprietario fu però costretto a chiudere poco dopo per via della crisi. Da adesso in poi non sarà più possibile aprire negozi etnici in città alta in virtù dei nuovi vincoli, posti a ‘’salvaguardia del decoro, della sicurezza urbana, della cultura e dell'identità locale’’. 

 

"Sono molto soddisfatto - ha detto l'assessore regionale al Territorio e consigliere comunale di Bergamo, Daniele Belotti - per l’approvazione da parte del consiglio comunale di Bergamo di una norma che rappresenta il primo passo per la tutela, dal punto di vista commerciale, degli esercizi storici nei borghi antichi e in città alta. A differenza di quanto sostenuto dalla sinistra non si tratta di una norma di propaganda leghista, basti pensare che da tempo analoghi regolamenti sono stati adottati, senza polemiche, in città come Pistoia, Siena, Firenze e Venezia, tutte realtà che non mi risultano essere a guida leghista".

 

Secondo Belotti, la norma ‘’rappresenta il primo passo per la tutela, dal punto di vista commerciale, degli esercizi storici nei borghi antichi e in città alta, che meritano ogni forma di tutela, una tutela che non può  limitarsi solo, come è avvenuto finora, all’aspetto esteriore dei locali, ma che deve riferirsi anche al tipo di attività svolta".