Medolago, 14 luglio 2011 - La notizia ha scosso tutti, come un pugno nello stomaco: donna bergamasca licenziata mentre è in stato vegetativo perchè, secondo l’azienda, «la discontinuità della sua prestazione lavorativa crea evidenti intralci all’attività produttiva». Apriti cielo. L’azienda in questione respinge le accuse, è tutto in regola, nessun problema. Fatto sta che il caso denunciato dalla Cisl di Bergamo ha scatenato un vivace dibattito anche tra le donne che contano nella Bergamasca. Quelle che occupano posizioni di vertice nel contesto sociale e che fanno sentire la loro voce, senza problemi.

Luisa Fontana è una delle donne più note del panorama politico bergamasco: è stata prima assessore, alla Pubblica Istruzione, Cultura e ai Servizi Sociali, poi è diventata sindaco. Ora è al suo secondo mandato al Comune di Medolago. Ma non è solo una donna impegnata in campo politico e sociale. È anche una lavoratrice e si occupa del personale e della contabilità in un’azienda di abbigliamento dell’Isola Bergamasca. La notizia ha indignato anche lei, che non si sottrae ad un commento.

«Era facilmente intuibile che, considerata la situazione, la signora in questione non sarebbe rientrata in tempi stretti al lavoro e che, forse, il suo posto, non lo avrebbe rioccupato più. Tuttavia era dovere dell’azienda cercare di conservarle il posto, anche perché il datore di lavoro, in questi casi, non ha grosse spese a suo carico».

Il sindaco di Medolago non vuole addentrarsi nei cavilli contrattuali. Non ha una conoscenza dettagliata della vicenda che ha interessato una donna con quattro figli. Ma non si sottrae a un commento in cui traspaiono delusione e sconforto.

Il lato umano è quello su cui si concentra maggiormente Luisa Fontana: «Potevano anche avere un occhio di riguardo nei confronti di una persona che nella sua vita era già stata notevolmente colpita dalla sfortuna, quindi, con tutto il rispetto delle motivazioni e delle difficoltà dell’azienda, stiamo veramente commentando un provvedimento che stona». Sulla vicenda il parlamentare bergamasco Antonio Misiani (Pd) ha presentato un’interrogazione al ministro Sacconi.