Bergamo, 26 gennaio 2011 - Di sicuro non c’è ancora nulla. Ma è possibile che nei prossimi giorni Palazzo Frizzoni decida di organizzare un paio di domeniche a piedi per contrastare l’inquinamento atmosferico, soprattutto quello delle pm10, le famigerate polveri sottili, che anche martedì, come già successo anche lunedì, hanno superato la soglia di attenzione di 50 microgrammi per metro cubo.

Entrambe le centraline cittadine, quella di via Meucci e via Garibaldi, hanno infatti fatto registrare rispettivamente 77 e 79 microgrammi. Più critica la situazione in provincia: a Dalmine sono stati registrati 81 microgrammi, a Filago 75, a Lallio 83, a Osio Sotto 88, a Treviglio 90 e a Calusco 81. Per oggi è stato convocato il tavolo di coordinamento regionale al quale seguirà quello provinciale.

“In queste sedi - sottolinea l’assessore comunale all’Ambiente, Massimo Bandera - porteremo il piano presentato nelle scorse settimane. Non escludiamo un paio di chiusure domenicali, ma vanno prese di concerto con gli altri Comuni della cosiddetta area critica e sempre nell’ottica di una maggiore semsibilizzazione al problema. Il nostro approccio, infatti, è soprattutto strutturale, con provvedimenti in grado di dare risultati apprezzabili.

La media mensile della concentrazione delle polveri sottili a gennaio, per esempio, è stata finora di 60 microgrammi per metro cubo, rispetto ai 70 registrati lo scorso anno nello stesso periodo”. Intanto sul problema smog sono intervenute le minoranze di centrosinistra a Palazzo Frizzoni, che hanno presentato un’interpellanza urgente sull’argomento. “Vorremmo sapere - ha chiesto l’ex sindaco di Bergamo, l’avvocato Roberto Bruni, capogruppo della lista omonima - quali sono le iniziative urgenti per contrastare il fenomeno dell’inquinamento atmosferico nell’ipotesi peraltro non remota di nuovi superamenti delle concentrazioni delle polveri sottili.

La sensazione è che non sia stato predisposto alcun piano per affrontare un’eventuale emergenza. Inoltre non si capisce con quale linea l’amministrazione si presenti ai vari tavoli di coordinamento”. Per ora la Giunta Tentorio ha stabilito che a partire dal primo febbraio e fino al 15 aprile il riscaldamento potrà funzionare un’ora in meno: tredici ore anzichè 14. L’ordinanza è sul tavolo del primo cittadino in attesa del definitivo via libera.