Dalmine, 12 gennaio 2011 - Quando, la notte del 1 gennaio, alla guida della sua Mercedes R ha travolto la Ford Ka nella quale sono morte le studentesse bergamasche Chiara Varani e Patrizia Paninforni, entrembe di 23 anni, Massimo Carrera non era ubriaco. E’ quanto emerge dagli esami del sangue effettuati la notte dello schianto dall’ex calciatore di Juventus e Atalanta. L’attuale collaboratore del club bianconero aveva sì bevuto qualche bicchiere durante i festeggiamenti di Capodanno, ma con moderazione. Nel suo sangue, infatti, è stato trovato un tasso di alcol inferiore al limite di legge di 0,5 grammi per litro.
 

Carrera, che è assistito dall’avvocato Roberto Bruni e dal legale della Juve Luigi Chiappero, resta comunque indagato per omicidio colposo. Il limite di 0,5, invece, sarebbe stato superato dal 38enne vicentino che con la sua Fiat Punto ha dato il via all’incidente: oltre all’accusa di omicidio colposo, gli verrà contestato il reato di guida in stato di ebbrezza. Sotto il limite è risultato anche il bergamasco della Merceds ML che per secondo ha tamponato le due vittime. Intanto il sostituto procuratore Monia Di Marco ha dato incarico a un consulente tecnico di effettuare una perizia sul terribile incidente.
 

Secondo la ricostruzione della Polstrada di Seriate, la Ford Ka con a bordo Chiara Varani, Patrizia Paninforni e una terza 23enne di Vigano S.Martino, rimasta ferita, sarebbe stata tamponata da una Fiat Punto condotta da un 38enne di Camisano Vicentino. La Ford si era ribaltata, mentre la Punto era stata a sua volta tamponata da una Mercedes. A questo punto gli occupanti dell’auto erano usciti dagli abitacoli, ma proprio in quel momento era sopraggiunta la Mercedes condotta da Carrera, che non aveva fatto in tempo a fermarsi.