Bergamo, 30 aprile 2010 - Credeva di chiamare un suo amico, invece il giovane aveva cambiato abitazione e le telefonate effettuate anche di notte con il cellulare (uno squillo solo, poi metteva giù, in attesa di essere richiamata) sono costate a una 25enne residente in provincia di Milano una denuncia da parte del nuovo inquilino, la titolare di una nota gioielleria di Bergamo, e un decreto penale di condanna (una sanzione pecuniaria) per molestie Ma ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare, Giovanni Petillo, accogliendo la richiesta del legale dell’imputata, l’avvocato Annalaura Avanzi, ha assolto, "perchè il fatto non costituisce reato", la presunta molestatrice.

 

La singolare vicenda risale al febbraio del 2009. Nell’arco di due settimane la 25enne chiama per sei volte la casa dove pensa che risieda ancora l’amico, non sapendo che il giovane ha cambiato appartamento e che ora in quell’abitazione risiede una 38enne di Bergamo, proprietaria di una conosciuta oreficeria cittadina. La giovane effettua le telefonate con il suo cellulare: in realtà si limita a far squillare il telefono della casa una volta, credendo che il giovane, come era solito fare, la richiami. Ma dall’altra parte della cornetta non c’è l’amico, bensì la nuova inquilina che, allarmata da quei continui squilli anonimi, decide di rivolgersi alla polizia.
 

 

Gli agenti, attraverso i tabulati telefonici, risalgono alla 25enne che finisce nei guai per molestie. La giovane, però, non si perde d’animo e, grazie a Facebook, riesce a ritrovare l’amico, al quale spiega tutta la vicenda. "Ti prego - scrive la ragazza -, se puoi, aiutami a venire fuori da questa storia". Il ragazzo, sempre attraverso il social network, le risponde che non ci sono problemi, e scrive una lettera nella quale chiarisce l’equivoco: "Fino a poco tempo fa abitavo in quella casa e il numero di telefono chiamato dalla mia amica era il mio". Ieri l’odissea della giovane si è conclusa davanti al gup Giovanni Petillo, che l’ha assolta "perchè il fatto non costituisce reato".